Il progetto del museo "La fabbrica di Guglielmo. Arte, regalità nella Diocesi Monreale", vincitore di un concorso internazionale, realizzato tra il 2009 e il 2012 negli spazi dell’Abbazia benedettina di Santa Maria La Nova a Monreale, con il suo inestricabile sistema di gallerie e sale, con i suoi punti di affaccio privilegiato verso scenari paesaggistici e architettonici straordinari, contiene, nel suo intimo, il senso profondo del tema museale narrativo-interattivo nel quale lo spettatore può immergersi in una inconsueta esperienza sinestetica polisensoriale. Il percorso museale si sviluppa lungo le tre gallerie del complesso monumentale monastico, riassumibili in nuclei tematici che affrontano il mito storiografico del regno normanno. La circostanza di adottare, nei progetti allestitivi, dei dispositivi che favoriscono questo tipo di ‘interazione’ consente di chiamare il visitatore a un ruolo attivo, partecipante, co-protagonista di un sistema che amplifica e sfrutta le sue ‘umane’ potenzialità cognitive e sensoriali.
Di Benedetto, G. (2024). Dal MOΥΣΕῖON al museo narrativo. In L. Cardani, A. Korolija, A. Salihbegovic, G. Semprebon, A. Tognon, V. Tolve (a cura di), Traiettorie. Il progetto di Architettura tra pensiero e pratica (pp. 296-297). Roma.
Dal MOΥΣΕῖON al museo narrativo
Di Benedetto, Giuseppe
2024-11-01
Abstract
Il progetto del museo "La fabbrica di Guglielmo. Arte, regalità nella Diocesi Monreale", vincitore di un concorso internazionale, realizzato tra il 2009 e il 2012 negli spazi dell’Abbazia benedettina di Santa Maria La Nova a Monreale, con il suo inestricabile sistema di gallerie e sale, con i suoi punti di affaccio privilegiato verso scenari paesaggistici e architettonici straordinari, contiene, nel suo intimo, il senso profondo del tema museale narrativo-interattivo nel quale lo spettatore può immergersi in una inconsueta esperienza sinestetica polisensoriale. Il percorso museale si sviluppa lungo le tre gallerie del complesso monumentale monastico, riassumibili in nuclei tematici che affrontano il mito storiografico del regno normanno. La circostanza di adottare, nei progetti allestitivi, dei dispositivi che favoriscono questo tipo di ‘interazione’ consente di chiamare il visitatore a un ruolo attivo, partecipante, co-protagonista di un sistema che amplifica e sfrutta le sue ‘umane’ potenzialità cognitive e sensoriali.| File | Dimensione | Formato | |
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