Nel novembre 2022, OpenAI ha rilasciato il Generative Pretrained Transformer (GPT), un sistema di intelligenza artificiale basato su un modello di elaborazione del linguaggio naturale che comprende rapidamente le richieste generando testi di input apparentemente autentici. Alcuni studi hanno esplorato l’uso di ChatGPT nelle università, preoccupati per il suo potenziale abuso da parte degli studenti, che potrebbe compromettere l’equità e l’originalità del loro lavoro. Tuttavia, altri studi riconoscono il potenziale di ChatGPT nel migliorare l’apprendimento degli studenti, creando piani personalizzati con contenuti, attività e valutazioni su misura. Questo contributo si propone di descrivere l’integrazione di ChatGPT nella progettazione didattica del corso Didattica Generale del CdS LM-85bis dell’Università di Palermo. L’intervento vuole: – Introdurre linee guida chiare, negoziate con gli studenti, per l’utilizzo consapevole e critico di ChatGPT; – Stabilire una connessione tra l’utilizzo di ChatGPT e gli obiettivi di apprendimento dei corsi, consentendo agli studenti di comprendere come ChatGPT può migliorare la loro esperienza di apprendimento. Sfruttando le capacità conversazionali di ChatGPT gli studenti saranno coinvolti in attività di dialogo con il sistema ponendo domande, cercando chiarimenti e ricevendo feedback in tempo reale. L’integrazione di ChatGPT consentirà agli studenti di impegnarsi in esperienze di apprendimento attivo che incoraggino il pensiero critico, la risoluzione dei problemi e l’indagine indipendente.

Alessandra La Marca, Ylenia Falzone (2024). Intelligenza artificiale e ricerca educativa: sperimentare l’uso di ChatGPT nei corsi universitari. In Renata Viganò e Cristina Lisimberti (a cura di), A cosa serve la ricerca educativa? Il dato e il suo valore sociale (pp. 267-277). Lecce : Pensa MultiMedia.

Intelligenza artificiale e ricerca educativa: sperimentare l’uso di ChatGPT nei corsi universitari

Alessandra La Marca;Ylenia Falzone
2024-01-01

Abstract

Nel novembre 2022, OpenAI ha rilasciato il Generative Pretrained Transformer (GPT), un sistema di intelligenza artificiale basato su un modello di elaborazione del linguaggio naturale che comprende rapidamente le richieste generando testi di input apparentemente autentici. Alcuni studi hanno esplorato l’uso di ChatGPT nelle università, preoccupati per il suo potenziale abuso da parte degli studenti, che potrebbe compromettere l’equità e l’originalità del loro lavoro. Tuttavia, altri studi riconoscono il potenziale di ChatGPT nel migliorare l’apprendimento degli studenti, creando piani personalizzati con contenuti, attività e valutazioni su misura. Questo contributo si propone di descrivere l’integrazione di ChatGPT nella progettazione didattica del corso Didattica Generale del CdS LM-85bis dell’Università di Palermo. L’intervento vuole: – Introdurre linee guida chiare, negoziate con gli studenti, per l’utilizzo consapevole e critico di ChatGPT; – Stabilire una connessione tra l’utilizzo di ChatGPT e gli obiettivi di apprendimento dei corsi, consentendo agli studenti di comprendere come ChatGPT può migliorare la loro esperienza di apprendimento. Sfruttando le capacità conversazionali di ChatGPT gli studenti saranno coinvolti in attività di dialogo con il sistema ponendo domande, cercando chiarimenti e ricevendo feedback in tempo reale. L’integrazione di ChatGPT consentirà agli studenti di impegnarsi in esperienze di apprendimento attivo che incoraggino il pensiero critico, la risoluzione dei problemi e l’indagine indipendente.
2024
9791255681465
Alessandra La Marca, Ylenia Falzone (2024). Intelligenza artificiale e ricerca educativa: sperimentare l’uso di ChatGPT nei corsi universitari. In Renata Viganò e Cristina Lisimberti (a cura di), A cosa serve la ricerca educativa? Il dato e il suo valore sociale (pp. 267-277). Lecce : Pensa MultiMedia.
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