Con l'avanzare di dispositivi e risorse tecnologiche, la partecipazione alla società online è divenuta comune tra gli utenti per motivi di lavoro, studio e scopi personali. Diviene, quindi, indispensabile fornire agli studenti nuovi strumenti, tra i quali le pratiche e le competenze di cittadinanza digitale, sin dalla loro prima educazione. Questo tema diviene sempre più importante soprattutto per le facoltà degli istituti di istruzione superiore, poiché l'atteggiamento degli studenti nei confronti della tecnologia svolge una componente fondamentale nella promozione della cittadinanza digitale, insieme all’autoefficacia informatica. L’autoefficacia informatica, pur risultando un fattore poco attenzionato nella letteratura scientifica esistente, potrebbe avere un impatto sulla cittadinanza digitale, definita come il giudizio dell'individuo sulla propria capacità di eseguire uno o più comportamenti determinati e condizionati o di completare compiti specifici. Le differenze nei livelli di autoefficacia si verificano a seconda di diversi concetti chiave, tra i quali il modo in cui gli individui interpretano se stessi, gli attributi che pensano di possedere, i ruoli che presumono di dover svolgere, le capacità che credono di aver acquisito, le opinioni che condividono con altri e il loro giudizio su come sono visti dagli altri. Il presente studio mira a comprendere gli elementi caratterizzanti la cittadinanza digitale, ipotizzando che essa possa essere influenzata dall'atteggiamento degli individui nei confronti di Internet, dalla fiducia nelle proprie capacità tecnologiche (autoefficacia) e delle proprie competenze informatiche. Alla ricerca hanno partecipato 198 studenti iscritti al secondo anno del Corso di laurea Magistrale in Scienze della Formazione Primaria dell’Università degli Studi di Palermo. Agli studenti è stato somministrato, attraverso la piattaforma Google Form, un questionario al fine di verificare se essi sono consapevoli dei loro atteggiamenti quando navigano in rete, della loro autoefficacia informatica e dell’importanza della cittadinanza digitale, soprattutto in termini di rispetto di se stessi e degli altri online. Per la nostra indagine abbiamo utilizzato la versione italiana del questionario di Al-Zahrani (2015), che fa riferimento al quadro teorico elaborato da Ribble (2014), secondo cui la cittadinanza digitale si può classificare in nove elementi fondamentali racchiusi in tre principi guida, ossia Rispetto, Educazione e Protezione (REP). Nello specifico, lo strumento esamina i fattori che influenzano la partecipazione e il coinvolgimento di Internet. Per classificare le risposte degli studenti è stata utilizzata una scala Likert a cinque punti (1 = completamente in disaccordo, 5 = completamente d'accordo). La riflessione sui risultati (pre e post) ci permetterà inoltre di verificare l’efficacia di un intervento formativo di 48 ore (ottobre-maggio) sulla cittadinanza digitale.
Ylenia Falzone, Rosario Emanuele Bonaventura (2023). Attitudini, self-efficacy e cittadinanza digitale: un’indagine pilota. BOLLETTINO DELLA SIPED / SOCIETA ITALIANA DI PEDAGOGIA, 254-257.
Attitudini, self-efficacy e cittadinanza digitale: un’indagine pilota
Ylenia Falzone
;Rosario Emanuele Bonaventura
2023-11-01
Abstract
Con l'avanzare di dispositivi e risorse tecnologiche, la partecipazione alla società online è divenuta comune tra gli utenti per motivi di lavoro, studio e scopi personali. Diviene, quindi, indispensabile fornire agli studenti nuovi strumenti, tra i quali le pratiche e le competenze di cittadinanza digitale, sin dalla loro prima educazione. Questo tema diviene sempre più importante soprattutto per le facoltà degli istituti di istruzione superiore, poiché l'atteggiamento degli studenti nei confronti della tecnologia svolge una componente fondamentale nella promozione della cittadinanza digitale, insieme all’autoefficacia informatica. L’autoefficacia informatica, pur risultando un fattore poco attenzionato nella letteratura scientifica esistente, potrebbe avere un impatto sulla cittadinanza digitale, definita come il giudizio dell'individuo sulla propria capacità di eseguire uno o più comportamenti determinati e condizionati o di completare compiti specifici. Le differenze nei livelli di autoefficacia si verificano a seconda di diversi concetti chiave, tra i quali il modo in cui gli individui interpretano se stessi, gli attributi che pensano di possedere, i ruoli che presumono di dover svolgere, le capacità che credono di aver acquisito, le opinioni che condividono con altri e il loro giudizio su come sono visti dagli altri. Il presente studio mira a comprendere gli elementi caratterizzanti la cittadinanza digitale, ipotizzando che essa possa essere influenzata dall'atteggiamento degli individui nei confronti di Internet, dalla fiducia nelle proprie capacità tecnologiche (autoefficacia) e delle proprie competenze informatiche. Alla ricerca hanno partecipato 198 studenti iscritti al secondo anno del Corso di laurea Magistrale in Scienze della Formazione Primaria dell’Università degli Studi di Palermo. Agli studenti è stato somministrato, attraverso la piattaforma Google Form, un questionario al fine di verificare se essi sono consapevoli dei loro atteggiamenti quando navigano in rete, della loro autoefficacia informatica e dell’importanza della cittadinanza digitale, soprattutto in termini di rispetto di se stessi e degli altri online. Per la nostra indagine abbiamo utilizzato la versione italiana del questionario di Al-Zahrani (2015), che fa riferimento al quadro teorico elaborato da Ribble (2014), secondo cui la cittadinanza digitale si può classificare in nove elementi fondamentali racchiusi in tre principi guida, ossia Rispetto, Educazione e Protezione (REP). Nello specifico, lo strumento esamina i fattori che influenzano la partecipazione e il coinvolgimento di Internet. Per classificare le risposte degli studenti è stata utilizzata una scala Likert a cinque punti (1 = completamente in disaccordo, 5 = completamente d'accordo). La riflessione sui risultati (pre e post) ci permetterà inoltre di verificare l’efficacia di un intervento formativo di 48 ore (ottobre-maggio) sulla cittadinanza digitale.File | Dimensione | Formato | |
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