La scuola di oggi è chiamata a farsi carico delle esigenze educative di una contemporaneità caleidoscopica, plurale, sempre più esigente di risposte significative in grado di garantire, ben oltre il mero diritto all’accesso all’istruzione, eque opportunità di apprendimento, sviluppo umano e raggiungimento del personale massimo potenziale per tutte e tutti. Il compito di un’inclusione così intesa non si identifica con l’individuazione e l’accoglienza di soggetti fragili, portatori di bisogni speciali per i quali sarà necessario mettere in campo strategie d’emergenza, ma, piuttosto, vira in direzione della costruzione di nuove culture sorrette dai valori di appartenenza, diversità, democrazia, nonviolenza, partecipazione capaci di orientare le politiche e le pratiche inclusive verso la costruzione di contesti sociali caratterizzati da una autentica apertura alle differenze, intese come ricchezza ed opportunità per co-costruire, insieme, nuovi orizzonti di senso. In questa prospettiva, una scuola che intenda farsi pienamente carico del mandato a lei affidato dalle istanze dell’educazione inclusiva non può sottrarsi alla responsabilità di accompagnare ogni studente e studentessa tanto nel processo di ricerca e affermazione di sé, quanto nello sviluppo di strategie e competenze capaci di ampliare il focus dell’apprendimento dal piano del sapere a quello del saper essere, sostenendo lo sviluppo di consapevolezza della propria agentività ed autoefficacia e consegnando ad ogni persona il diritto e la responsabilità tanto di costruire il proprio progetto di vita personale quanto di contribuire attivamente e significativamente alla costruzione di processi democratici, connessi in una circolare e fondante reciprocità. Sul piano metodologico, ciò implica un ripensamento profondo della didattica sin dal processo di progettazione di obiettivi, strategie e strumenti, in un’ottica di universalità e flessibilità. In tal senso, le evidenze scientifiche suggeriscono la validità dell’approccio Universal Design for Learning (UDL) per lo sviluppo di percorsi che offrano a tutte e tutti la possibilità di accedere e partecipare al processo di insegnamento-apprendimento in virtù delle proprie peculiarità, permettendo loro di scegliere cosa imparare, perché impararlo, come e con chi condividere ciò che hanno imparato. Il presente contributo intende illustrare i primi risultati di una indagine condotta con circa 150 docenti in formazione ed in servizio, sui temi dell’educazione inclusiva e dello UDL per esplorarne convinzioni, opinioni e pratiche agite al fine di gettare le basi per percorsi di Ricerca-Formazione e attivare nelle singole scuole processi riflessione e trasformazione dell’agire educativo, dando ai diretti interessati la possibilità di co-costruire i propri significati e i propri apprendimenti, mantenendo la massima attenzione sulla specificità dei contesti e sull’unicità dei bisogni.

Moscato Maria (2023). L’Universal Design for Learning tra personali convinzioni e reali applicazioni. Orientare la professionalità docente per promuovere una cittadinanza consapevole. In P.M. Maurizio Fabbri (a cura di), Sistemi educativi, Orientamento, Lavoro. Junior Conference (pp. 287-292). Lecce : Pensa MultiMedia.

L’Universal Design for Learning tra personali convinzioni e reali applicazioni. Orientare la professionalità docente per promuovere una cittadinanza consapevole

Moscato Maria
2023-11-01

Abstract

La scuola di oggi è chiamata a farsi carico delle esigenze educative di una contemporaneità caleidoscopica, plurale, sempre più esigente di risposte significative in grado di garantire, ben oltre il mero diritto all’accesso all’istruzione, eque opportunità di apprendimento, sviluppo umano e raggiungimento del personale massimo potenziale per tutte e tutti. Il compito di un’inclusione così intesa non si identifica con l’individuazione e l’accoglienza di soggetti fragili, portatori di bisogni speciali per i quali sarà necessario mettere in campo strategie d’emergenza, ma, piuttosto, vira in direzione della costruzione di nuove culture sorrette dai valori di appartenenza, diversità, democrazia, nonviolenza, partecipazione capaci di orientare le politiche e le pratiche inclusive verso la costruzione di contesti sociali caratterizzati da una autentica apertura alle differenze, intese come ricchezza ed opportunità per co-costruire, insieme, nuovi orizzonti di senso. In questa prospettiva, una scuola che intenda farsi pienamente carico del mandato a lei affidato dalle istanze dell’educazione inclusiva non può sottrarsi alla responsabilità di accompagnare ogni studente e studentessa tanto nel processo di ricerca e affermazione di sé, quanto nello sviluppo di strategie e competenze capaci di ampliare il focus dell’apprendimento dal piano del sapere a quello del saper essere, sostenendo lo sviluppo di consapevolezza della propria agentività ed autoefficacia e consegnando ad ogni persona il diritto e la responsabilità tanto di costruire il proprio progetto di vita personale quanto di contribuire attivamente e significativamente alla costruzione di processi democratici, connessi in una circolare e fondante reciprocità. Sul piano metodologico, ciò implica un ripensamento profondo della didattica sin dal processo di progettazione di obiettivi, strategie e strumenti, in un’ottica di universalità e flessibilità. In tal senso, le evidenze scientifiche suggeriscono la validità dell’approccio Universal Design for Learning (UDL) per lo sviluppo di percorsi che offrano a tutte e tutti la possibilità di accedere e partecipare al processo di insegnamento-apprendimento in virtù delle proprie peculiarità, permettendo loro di scegliere cosa imparare, perché impararlo, come e con chi condividere ciò che hanno imparato. Il presente contributo intende illustrare i primi risultati di una indagine condotta con circa 150 docenti in formazione ed in servizio, sui temi dell’educazione inclusiva e dello UDL per esplorarne convinzioni, opinioni e pratiche agite al fine di gettare le basi per percorsi di Ricerca-Formazione e attivare nelle singole scuole processi riflessione e trasformazione dell’agire educativo, dando ai diretti interessati la possibilità di co-costruire i propri significati e i propri apprendimenti, mantenendo la massima attenzione sulla specificità dei contesti e sull’unicità dei bisogni.
nov-2023
9791255680581
Moscato Maria (2023). L’Universal Design for Learning tra personali convinzioni e reali applicazioni. Orientare la professionalità docente per promuovere una cittadinanza consapevole. In P.M. Maurizio Fabbri (a cura di), Sistemi educativi, Orientamento, Lavoro. Junior Conference (pp. 287-292). Lecce : Pensa MultiMedia.
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