La letteratura scientifica, principalmente statunitense, considera il Service Learning (SL) una pratica educativa ad alto impatto (High Impact Practice o HIP) (Brownell, Swaner, 2010; Kuh, 2008), un approccio educativo per migliorare l’apprendimento degli studenti (Chupp, Joseph, 2010). Le recenti direttive ministeriali (MIUR, 2016) hanno aperto una strada per favorire la pratica e la riflessione all’interno delle Università italiane, facendo leva sul potenziale di sviluppo in termini di competenze metodologiche, professionali e sociali. In questa visione, il Service Learning rappresenta il punto di intersezione tra teoria e pratica, tra ricerca e sperimentazione, tra apprendimento come sviluppo delle competenze individuali e condivisione e azione solidale (MIUR, 2016). Se il service learning e problem based, orientato quindi alla ricerca e alla soluzione di problemi reali connessi alla vita della comunità di appartenenza, il ruolo svolto dagli studenti sarà di consulenti (consultants) capaci di adattare in modo flessibile le loro conoscenze alle richieste, ai problemi della comunità al fine di intercettare possibili soluzioni. In questo caso il miglior modo per entrare in contatto con le comunità sarà quello di ascoltare le loro “storie” per individuare i problemi e, insieme, selezionare le soluzioni attraverso l’approfondimento teorico (studio) e la messa in atto (pratica) di strategie risolutive.
Alessandra La Marca, Federica Martino (2022). Service Learning: una ricerca all’Università. In Ricerca didattica e formazione insegnanti per lo sviluppo delle Soft Skills (pp. 347-366). Lecce, Via Arturo Maria Caprioli : Pensa MultiMedia s.r.l..
Service Learning: una ricerca all’Università
Alessandra La Marca
;Federica Martino
2022-01-01
Abstract
La letteratura scientifica, principalmente statunitense, considera il Service Learning (SL) una pratica educativa ad alto impatto (High Impact Practice o HIP) (Brownell, Swaner, 2010; Kuh, 2008), un approccio educativo per migliorare l’apprendimento degli studenti (Chupp, Joseph, 2010). Le recenti direttive ministeriali (MIUR, 2016) hanno aperto una strada per favorire la pratica e la riflessione all’interno delle Università italiane, facendo leva sul potenziale di sviluppo in termini di competenze metodologiche, professionali e sociali. In questa visione, il Service Learning rappresenta il punto di intersezione tra teoria e pratica, tra ricerca e sperimentazione, tra apprendimento come sviluppo delle competenze individuali e condivisione e azione solidale (MIUR, 2016). Se il service learning e problem based, orientato quindi alla ricerca e alla soluzione di problemi reali connessi alla vita della comunità di appartenenza, il ruolo svolto dagli studenti sarà di consulenti (consultants) capaci di adattare in modo flessibile le loro conoscenze alle richieste, ai problemi della comunità al fine di intercettare possibili soluzioni. In questo caso il miglior modo per entrare in contatto con le comunità sarà quello di ascoltare le loro “storie” per individuare i problemi e, insieme, selezionare le soluzioni attraverso l’approfondimento teorico (studio) e la messa in atto (pratica) di strategie risolutive.File | Dimensione | Formato | |
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