Life Cycle Assessment della filiera di trattamento di biomasse residuali: un caso studio

Il presente lavoro descrive i risultati dell’analisi di Life Cycle Assessement, sviluppata in accordo agli standard della serie ISO 14040, di un processo di trattamento di biomasse residuali di origine forestale da impiegare per la successiva valorizzazione energetica. L’analisi è riferita ad 1 kg di cippato, selezionato come unità funzionale. I confini del sistema hanno incluso le fasi di raccolta della biomassa residuale (strascico indiretto e diretto), cippatura della biomassa, raccolta e trasporto del cippato all’impianto di valorizzazione energetica. I risultati dello studio mostrano che la filiera in esame, con riferimento all’unità funzionale, causa un impatto di 0,027 kg CO2eq e determina il consumo di 0,406 MJ di energia primaria. Un’analisi di dominanza ha consentito di identificare le fasi più impattanti della filiera produttiva. In dettaglio, le fasi che maggiormente contribuiscono agli impatti associati alla filiera di approvvigionamento sono lo strascico indiretto e la cippatura, responsabili, ciascuna, di circa il 42% delle emissioni di gas climalteranti e del consumo di energia primaria. Al fine di valutare la variazione degli impatti connessa alla distanza tra il luogo di produzione del cippato e quello di utilizzo è stata effettuata un’analisi di sensibilità, che ha evidenziato il ruolo della filiera corta nell’impiego di biomasse ai fini energetici caratterizzate da ridotti impatti energetico-ambientali. La ricerca è stata sviluppata nell’ambito del PRIN 2017: “BIOmasses Circular Holistic Economy APproach to EneRgy equipments (BIO–CHEAPER)” che ha tra gli obiettivi quello di valutare gli impatti energetico-ambientali connessi alla valorizzazione energetica di diverse tipologie di biomasse residuali.