Studio preliminare su composizione e provenienza di ocra dalla sepoltura epigra-vettiana di Grotta d’Oriente A, Favignana (Egadi, Sicilia)

SUMMARY - PRELIMINARY STUDY ON THE COMPOSITION AND PROVENANCE OF OCHRE FROM THE EPIGRAVETTIAN BURIAL OF GROTTA D’ORIENTE A, FAVIGNANA (EGADI, SICILY) - The Grotta d’Oriente, on the island of Favignana (Egadi, Sicily) has returned a series of burials and human remains attributable to the final Epigravettian and Mesolithic. The so-called Ori-ente A Burial, Epigravettian, is characterized by a funerary set consisting of shells and a pebble with traces of red ochre. From the point of view of the archaeological reconstruction and the definition of pre-historic ecology scenarios, the chemi-cal characterization and determination of the origin of this pigment which, as is well known, characterizes many Palaeolihic scenarios, is very important. The research presents preliminary data from the SEM/EDS/EDAX analysis of ochre pigments obtained from a pebble, which are part of the funerary equipment. The comparative analysis of these pigments with a series of red earths from Favignana, Trapani countryside and Monte Pellegrino, highlighted that the ochre of Oriente A does not derive from the Terre Rosse of Favignana and does not have a composition referable even to same soils of Trapani and Monte Pellegrino. Although coming from preliminary data, these show the importance of applying a multidisciplinary tech-nical-scientific approach for the definition of prehistoric archaeological and anthropological horizons.

La Grotta d’Oriente, sull’isola di Favignana (Egadi, Sicilia) ha restituito una serie di sepolture e resti umani ascrivibili all’Epigravettiano finale e al Mesolitico. La Sepoltura cosiddetta Oriente A, epigravettiana, è caratterizzata da un corredo fittile consistente in conchiglie e in un ciottolo con tracce di ocra rossa. Da un punto di vista della ricostruzione ar-cheologica e della definizione degli scenari di ecologia preistorica è molto importante la caratterizzazione chimica e la deter-minazione della provenienza di questo pigmento che, com’è noto, caratterizza molti scenari paleolitici. La ricerca presenta i dati preliminari dell’analisi SEM/EDS/EDAX dei pigmenti ocracei prelevati da un ciottolo, facente parte del corredo fune-rario. L’analisi comparativa di questi pigmenti con una serie di Terre Rosse di Favignana, del trapanese e di Monte Pellegri-no, ha messo in evidenza che l’ocra di Oriente A non deriva dalle Terre Rosse di Favignana e non ha una composizione rife-ribile neppure ai suoli del trapanese e di Monte Pellegrino. Seppur da dei dati preliminari emerge l’importanza dell’applicazione di un approccio tecnico-scientifico multidisciplinare per la definizione di orizzonti archeologici ed antropo-logici preistorici.