Il deserto rappresenta per Sbarbaro una delle metafore poetiche predilette e lo specchio della condizione esistenziale del poeta. Se l’impossibilità di una corrispondenza tra sé e il mondo, la consapevolezza di una condizione di solitudine e aridità si oggettiva nell’immagine del deserto, il disperato attaccamento alla vita detta all’autore l’identificazione con la tenace resistenza dell’elemento naturale, dal pino abbrancato al tufo al fico che cresce storto e nano e soprattutto al lichene, al centro di un interesse estetico-scientifico qui indagato anche in relazione agli studi botanici del poeta.
spalanca lavinia (2006). I fiori del deserto: Sbarbaro e i licheni. In Le forme della poesia (pp. 99-104). Siena : Betti.
I fiori del deserto: Sbarbaro e i licheni
spalanca lavinia
Writing – Original Draft Preparation
2006-01-01
Abstract
Il deserto rappresenta per Sbarbaro una delle metafore poetiche predilette e lo specchio della condizione esistenziale del poeta. Se l’impossibilità di una corrispondenza tra sé e il mondo, la consapevolezza di una condizione di solitudine e aridità si oggettiva nell’immagine del deserto, il disperato attaccamento alla vita detta all’autore l’identificazione con la tenace resistenza dell’elemento naturale, dal pino abbrancato al tufo al fico che cresce storto e nano e soprattutto al lichene, al centro di un interesse estetico-scientifico qui indagato anche in relazione agli studi botanici del poeta.File | Dimensione | Formato | |
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