In Sicilia, secondo i dati del nuovo Inventario Forestale Regionale, i rimboschimenti occupano una superficie di 96.000 ha pari a circa il 36% dei boschi regionali. L’area dei Monti Sicani costituisce uno dei comprensori in cui è stata realizzata, a partire dalla meta del secolo scorso, la maggiore estensione di rimboschimenti a conifere della Sicilia occidentale, nell’ambito della politica di salvaguardia del territorio dal dissesto idrogeologico intrapresa prima dallo Stato e poi proseguita dalla Regione. In questo comprensorio, corrispondente al territorio designato per il costituendo Parco dei Monti Sicani, i rimboschimenti, quasi tutti di proprietà pubblica e gestiti dall’ARFDS (Azienda Regionale Foreste Demaniali della Sicilia), occupano una superficie di 8.300 ha pari a circa il 9% del totale regionale. I boschi di conifere (7780 ha) sono costituiti in massima parte da Pinus halepensis L. e prevalgono nettamente su quelli di latifoglie (Eucalyptus sp.pl.). Una parte consistente di questi popolamenti presenta una forte attitudine alla rinaturalizzazione prevalentemente verso i querceti sempreverdi e caducifogli tipici della fascia termo e meso-mediterranea. L’intensità di tali processi dipende dalle condizioni stazionali (quota, esposizione e suolo) e dalle caratteristiche fisionomico-strutturali dei soprassuoli, risultando bassa in contesti caratterizzati da una elevata densità arborea (corrispondente spesso a quella di impianto) e/o dalla presenza di suolo poco evoluto. Scopo del presente lavoro è di programmare, in funzione delle caratteristiche ambientali ed ecologico-strutturale dei rimboschimenti, adeguati interventi selvicolturali con l’obiettivo di assecondare e/o favorire i processi di rinaturalizzazione funzionali all’aumento della complessità, stabilità, resistenza e resilienza dell’ecosistema foresta. Contestualmente è stata effettuata, in linea con i principi del Protocollo di Kyoto, la stima della biomassa ritraibile dalla realizzazione degli interventi programmati ai fini dello sviluppo di una filiera “legno-energia” a scala comprensoriale per l’alimentazione di piccoli impianti cogenerativi. La stima delle biomasse forestali ricavabili dall’esecuzione degli interventi è stata condotta a partire dalla provvigione attualmente presente nei soprassuoli, ottenuta dalla elaborazione dei dati dendro-auxometrici rilevati in diverse aree di saggio disponibili per ciascuna tipologia forestale. La modulazione degli interventi, effettuata in base al grado di copertura, alla pendenza e all’intensità dei processi di rinaturalizzazione in atto, ha permesso di stimare la biomassa disponibile a scopo energetico. I risultati dell’indagine hanno permesso di verificare la fattibilità di una filiera foresta-legno-energia nel comprensorio dei Monti Sicani, utilizzando la biomassa ricavabile da interventi di rinaturalizzazione dei rimboschimenti. Tale progetto presuppone la redazione dei piani di assestamento a livello di Demanio forestale, strumento fondamentale per contestualizzare razionalmente nello spazio e nel tempo gli interventi e la biomassa disponibile.
La Mela Veca, D.S., Clementi, G., Traina, G. (2011). Interventi di rinaturalizzazione dei rimboschimenti e utilizzo delle biomasse a fini energetici nei Monti Sicani (Sicilia occidentale). In Selvicoltura e Gestione del Suolo: la Sfida Europea per una Gestione Territoriale Integrata.
Interventi di rinaturalizzazione dei rimboschimenti e utilizzo delle biomasse a fini energetici nei Monti Sicani (Sicilia occidentale)
LA MELA VECA, Donato Salvatore;
2011-01-01
Abstract
In Sicilia, secondo i dati del nuovo Inventario Forestale Regionale, i rimboschimenti occupano una superficie di 96.000 ha pari a circa il 36% dei boschi regionali. L’area dei Monti Sicani costituisce uno dei comprensori in cui è stata realizzata, a partire dalla meta del secolo scorso, la maggiore estensione di rimboschimenti a conifere della Sicilia occidentale, nell’ambito della politica di salvaguardia del territorio dal dissesto idrogeologico intrapresa prima dallo Stato e poi proseguita dalla Regione. In questo comprensorio, corrispondente al territorio designato per il costituendo Parco dei Monti Sicani, i rimboschimenti, quasi tutti di proprietà pubblica e gestiti dall’ARFDS (Azienda Regionale Foreste Demaniali della Sicilia), occupano una superficie di 8.300 ha pari a circa il 9% del totale regionale. I boschi di conifere (7780 ha) sono costituiti in massima parte da Pinus halepensis L. e prevalgono nettamente su quelli di latifoglie (Eucalyptus sp.pl.). Una parte consistente di questi popolamenti presenta una forte attitudine alla rinaturalizzazione prevalentemente verso i querceti sempreverdi e caducifogli tipici della fascia termo e meso-mediterranea. L’intensità di tali processi dipende dalle condizioni stazionali (quota, esposizione e suolo) e dalle caratteristiche fisionomico-strutturali dei soprassuoli, risultando bassa in contesti caratterizzati da una elevata densità arborea (corrispondente spesso a quella di impianto) e/o dalla presenza di suolo poco evoluto. Scopo del presente lavoro è di programmare, in funzione delle caratteristiche ambientali ed ecologico-strutturale dei rimboschimenti, adeguati interventi selvicolturali con l’obiettivo di assecondare e/o favorire i processi di rinaturalizzazione funzionali all’aumento della complessità, stabilità, resistenza e resilienza dell’ecosistema foresta. Contestualmente è stata effettuata, in linea con i principi del Protocollo di Kyoto, la stima della biomassa ritraibile dalla realizzazione degli interventi programmati ai fini dello sviluppo di una filiera “legno-energia” a scala comprensoriale per l’alimentazione di piccoli impianti cogenerativi. La stima delle biomasse forestali ricavabili dall’esecuzione degli interventi è stata condotta a partire dalla provvigione attualmente presente nei soprassuoli, ottenuta dalla elaborazione dei dati dendro-auxometrici rilevati in diverse aree di saggio disponibili per ciascuna tipologia forestale. La modulazione degli interventi, effettuata in base al grado di copertura, alla pendenza e all’intensità dei processi di rinaturalizzazione in atto, ha permesso di stimare la biomassa disponibile a scopo energetico. I risultati dell’indagine hanno permesso di verificare la fattibilità di una filiera foresta-legno-energia nel comprensorio dei Monti Sicani, utilizzando la biomassa ricavabile da interventi di rinaturalizzazione dei rimboschimenti. Tale progetto presuppone la redazione dei piani di assestamento a livello di Demanio forestale, strumento fondamentale per contestualizzare razionalmente nello spazio e nel tempo gli interventi e la biomassa disponibile.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.