Tra i vari significati del termine ‘visualità’ si può rintracciare: «aspetto di ciò che viene presentato attraverso un’immagine visiva; nel campo della fotografia e del design pubblicitario, effetto visivo di un’immagine o di un annuncio». Ciò che viene presentato è quindi il risultato di una elaborazione concettuale che si manifesta attraverso la rappresentazione; è sempre stato così sin dalle rappresentazioni presenti nelle grotte di Lescaux che in quello che è considerato il mitico episodio inaugurale del disegno: il racconto di Plinio il Vecchio della leggenda secondo la quale la figlia di un vasaio corinzio, alla partenza del suo innamorato, volle conservarne l’aspetto disegnando il profilo su una parete con l’aiuto di una candela delineandone, così, i contorni. Tralasciando volutamente i rapporti tra soggetto e oggetto, quindi tra l’io-indagante e il soggetto indagato, questione principe di ogni rappresentazione, si può tentare di tessere un labile filo sulle questioni che emergono soffermandosi sul significato del termine visualità.

Maggio, F. (2014). Aspetti imperfetti di una visualità. Alla scoperta di un poeta figurativo. In P. Belardi, Di Luggo, A, E. Dotto, F. Maggio, F. Quici, et al. (a cura di), Idee per la rappresentazione 6. Impronte (pp. 238-245). Roma : Artegrafica s.r.l..

Aspetti imperfetti di una visualità. Alla scoperta di un poeta figurativo

MAGGIO, Francesco
2014-01-01

Abstract

Tra i vari significati del termine ‘visualità’ si può rintracciare: «aspetto di ciò che viene presentato attraverso un’immagine visiva; nel campo della fotografia e del design pubblicitario, effetto visivo di un’immagine o di un annuncio». Ciò che viene presentato è quindi il risultato di una elaborazione concettuale che si manifesta attraverso la rappresentazione; è sempre stato così sin dalle rappresentazioni presenti nelle grotte di Lescaux che in quello che è considerato il mitico episodio inaugurale del disegno: il racconto di Plinio il Vecchio della leggenda secondo la quale la figlia di un vasaio corinzio, alla partenza del suo innamorato, volle conservarne l’aspetto disegnando il profilo su una parete con l’aiuto di una candela delineandone, così, i contorni. Tralasciando volutamente i rapporti tra soggetto e oggetto, quindi tra l’io-indagante e il soggetto indagato, questione principe di ogni rappresentazione, si può tentare di tessere un labile filo sulle questioni che emergono soffermandosi sul significato del termine visualità.
2014
Settore ICAR/17 - Disegno
9788890458583
Maggio, F. (2014). Aspetti imperfetti di una visualità. Alla scoperta di un poeta figurativo. In P. Belardi, Di Luggo, A, E. Dotto, F. Maggio, F. Quici, et al. (a cura di), Idee per la rappresentazione 6. Impronte (pp. 238-245). Roma : Artegrafica s.r.l..
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