Nel presente articolo verrà presentato come la raccolta dell’autobiografia linguistica (AL) possa perdere il suo carattere episodico ed essere tessuta nelle pratiche didattiche organizzate in forma laboratoriale. Aprendo spazi espressivo-narrativi all’interno del gruppo classe, infatti, gli studenti mobilitano i loro repertori plurilingue e iniziano a costruire i loro racconti in diverse modalità, sia nelle attività strutturate che a latere. Questo consente di affiancare il setting dell’intervista in una conduzione flessibile e capace di adattarsi alle attitudini e alle traiettorie narrative scelte dagli intervistati. La sperimentazione a cui si farà riferimento è stata condotta presso la scuola di italiano per stranieri dell’università di Palermo (Itastra) e inserita all’interno del progetto PRIN 2022 FFPSBY “Young new migrants, multilingual spaces and italian non native language between spontaneous and guided learning.” Si tratta del progetto: Sulle ali delle tue lingue, laboratorio linguistico estivo destinato a minori stranieri non accompagnati (MSNA) e giovani migranti neo-arrivati (GMN) non ancora inseriti in percorsi di formazione istituzionali. A una parte introduttiva sulle caratteristiche del gruppo target e sul contesto, seguirà un’esposizione dell’approccio con cui si guarda alle AL come dato linguistico e nella considerazione del loro duplice obiettivo di mettere in relazione il plurilinguismo dei soggetti con il loro percorso migratorio e biografico e – nelle attività di classe – di legittimare e valorizzare le pratiche linguistiche multilingui degli studenti.
Bartoli, C., Farina, C., Pizzolato, G. (2025). DARE SPAZIO A CHI PARLA: L’AUTOBIOGRAFIA LINGUISTICA IN UN PERCORSO DI DIDATTICA LABORATORIALE PER GIOVANI MIGRANTI NEOARRIVATI. ITALIANO LINGUADUE, 17(1), 216-242 [10.54103/2037-3597/29077].
DARE SPAZIO A CHI PARLA: L’AUTOBIOGRAFIA LINGUISTICA IN UN PERCORSO DI DIDATTICA LABORATORIALE PER GIOVANI MIGRANTI NEOARRIVATI
Cecilia Bartoli
;Clelia Farina
;Giulia Pizzolato
2025-06-06
Abstract
Nel presente articolo verrà presentato come la raccolta dell’autobiografia linguistica (AL) possa perdere il suo carattere episodico ed essere tessuta nelle pratiche didattiche organizzate in forma laboratoriale. Aprendo spazi espressivo-narrativi all’interno del gruppo classe, infatti, gli studenti mobilitano i loro repertori plurilingue e iniziano a costruire i loro racconti in diverse modalità, sia nelle attività strutturate che a latere. Questo consente di affiancare il setting dell’intervista in una conduzione flessibile e capace di adattarsi alle attitudini e alle traiettorie narrative scelte dagli intervistati. La sperimentazione a cui si farà riferimento è stata condotta presso la scuola di italiano per stranieri dell’università di Palermo (Itastra) e inserita all’interno del progetto PRIN 2022 FFPSBY “Young new migrants, multilingual spaces and italian non native language between spontaneous and guided learning.” Si tratta del progetto: Sulle ali delle tue lingue, laboratorio linguistico estivo destinato a minori stranieri non accompagnati (MSNA) e giovani migranti neo-arrivati (GMN) non ancora inseriti in percorsi di formazione istituzionali. A una parte introduttiva sulle caratteristiche del gruppo target e sul contesto, seguirà un’esposizione dell’approccio con cui si guarda alle AL come dato linguistico e nella considerazione del loro duplice obiettivo di mettere in relazione il plurilinguismo dei soggetti con il loro percorso migratorio e biografico e – nelle attività di classe – di legittimare e valorizzare le pratiche linguistiche multilingui degli studenti.| File | Dimensione | Formato | |
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