Il progetto associato a questo breve scritto, redatto da chi scrive come afferente del DARCH-Dipartimento di Architettura dell’Università di Palermo coordinatore di un gruppo di tre studenti, tende a distinguere un dato insediativo caratterizzato dalla ricerca di un’operazione minima in grado di ri-significare, con il minimo dispendio di segni ed energie, i caratteri di un luogo. In seno a tale presupposto un nuovo equilibrio tensionale tra le presenze caratterizzanti l’area di Piazza dei Guasti a Parma è disposto intorno al posizionamento di una nuova forma esatta, un cerchio isolato idealmente sospeso posto a presidio di una piazza minerale disegnata sulle tracce di Palazzo Ducale, quest’ultimo, seppur demolito, ancora vivo e presente nella storia di Parma. La nuova presenza, misurata e posizionata da un tracciato regolatore sotteso all’intera area di progetto, tende a configurare, in una visione zenitale della città, l’antipolo del vicino Battistero e, in una visione interna, ad altezza uomo dell’area di progetto, il contrappunto ideale all’imponente complesso della Pilotta. Ne deriva la composizione di un dialogo operante tra identità (di una forma) e frammento (di una memoria) per la realizzazione a Parma di un nuovo, contemporaneo, atrio dei musei posto a presidio del sagrato del complesso della Pilotta. Riprendendo un pensiero di Aldo Rossi elaborato in occasione del suo progetto per un nuovo teatro ellittico nella stessa area, la proposta in oggetto tende a disporre a Parma i propositi spaziali di un nuovo Campo dei Miracoli nel quale, come direbbe Mies, udire ancora l’eco di antiche canzoni.
Russo, A. (2025). Un cerchio per Parma. In C. Battaino, C. Sansò (a cura di), Il progetto al centro. Forme, ruolo e comunicazione del progetto di architettura per la trasformazione dei luoghi (pp. 598-601). ProArch.
Un cerchio per Parma
Russo, Antonello
2025-01-01
Abstract
Il progetto associato a questo breve scritto, redatto da chi scrive come afferente del DARCH-Dipartimento di Architettura dell’Università di Palermo coordinatore di un gruppo di tre studenti, tende a distinguere un dato insediativo caratterizzato dalla ricerca di un’operazione minima in grado di ri-significare, con il minimo dispendio di segni ed energie, i caratteri di un luogo. In seno a tale presupposto un nuovo equilibrio tensionale tra le presenze caratterizzanti l’area di Piazza dei Guasti a Parma è disposto intorno al posizionamento di una nuova forma esatta, un cerchio isolato idealmente sospeso posto a presidio di una piazza minerale disegnata sulle tracce di Palazzo Ducale, quest’ultimo, seppur demolito, ancora vivo e presente nella storia di Parma. La nuova presenza, misurata e posizionata da un tracciato regolatore sotteso all’intera area di progetto, tende a configurare, in una visione zenitale della città, l’antipolo del vicino Battistero e, in una visione interna, ad altezza uomo dell’area di progetto, il contrappunto ideale all’imponente complesso della Pilotta. Ne deriva la composizione di un dialogo operante tra identità (di una forma) e frammento (di una memoria) per la realizzazione a Parma di un nuovo, contemporaneo, atrio dei musei posto a presidio del sagrato del complesso della Pilotta. Riprendendo un pensiero di Aldo Rossi elaborato in occasione del suo progetto per un nuovo teatro ellittico nella stessa area, la proposta in oggetto tende a disporre a Parma i propositi spaziali di un nuovo Campo dei Miracoli nel quale, come direbbe Mies, udire ancora l’eco di antiche canzoni.| File | Dimensione | Formato | |
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