ll progetto della continuità urbana

The article explores the theme of pedestrian continuity in twentieth-century foundation cities, with particular reference to Gibellina Nuova. The starting point is a PhD dissertation in Architectural Design at the University of Palermo, dedicated to the Restoration of Modern Architecture and to the Mother Church designed by Ludovico Quaroni and Luisa Anversa. Through a method in which design becomes a tool of investigation—rather than a mere outcome—the study examines ground transformations and the possibility of making Gibellina’s civic center accessible through a continuous network of pedestrian paths. The comparison with the emblematic cases of Chandigarh and Brasília allows for an interpretation of the issue of “ground-level permeability” as a key to understanding and designing the modern city, where landscape and open spaces acquire structural value. The persistence of the landscape system in the analyzed cities demonstrates the design strength of an integrated vision between architecture, ground, and public space, suggesting the need for a renewed design approach capable of both overcoming and enhancing the legacy of the Modern Movement.

L’articolo approfondisce il tema della continuità pedonale nelle città di fondazione del Novecento, con particolare riferimento a Gibellina Nuova. Il punto di partenza è una tesi di dottorato in Progettazione Architettonica dell’Università di Palermo, dedicata al Restauro del Moderno e alla Chiesa Madre di Ludovico Quaroni e Luisa Anversa. Attraverso un metodo in cui il progetto diventa strumento di indagine – e non mero esito – si analizzano le trasformazioni del suolo e la possibilità di rendere fruibile il centro civico di Gibellina mediante una rete continua di percorsi pedonali. Il confronto con i casi emblematici di Chandigarh e Brasilia permette di interpretare la questione dell’attraversabilità basamentale come chiave per leggere e progettare la città moderna, dove il paesaggio e gli spazi aperti assumono valore strutturale. La persistenza del sistema paesaggistico nelle città prese in considerazione dimostra la forza di una visione integrata tra architettura, suolo e spazio pubblico, suggerendo la necessità di una rinnovata attenzione progettuale capace di superare e, al contempo, valorizzare l’eredità del Movimento Moderno.