All’estremità occidentale di via Salinas, nell’Isolato XII, si trova il cosiddetto “Edificio Sacro a Labirinto”, chiamato così perché erroneamente interpretato come santuario di origine vicino-orientale. Questa ipotesi fu avanzata da V. Tusa , data l’articolazione “a labirinto” dei vani. L’edificio è posto a una quota compresa fra 210 e 220 m s.l.m. e faceva in realtà parte di una più ampia domus che comprendeva la “Casa delle Maschere” e la cisterna in muratura. Essa si estendeva in tutto il settore orientale degli isolati XI e XII, tra loro comunicanti attraverso dei ballatoi che coprivano l’ambitus fra i due isolati. I primi scavi di questo settore dell’abitato si svolsero fra il 1870 e il 1875 sotto la direzione di F.S. Cavallari, quando furono scavati l’ “Edificio Sacro a Labirinto”, gran parte della Casa delle Maschere e la cisterna in muratura più ad Est . Ulteriori scavi si ebbero nel 1962 sotto la direzione di V. Tusa e permisero di mettere in luce i limiti occidentali della Casa delle Maschere e i vani più a Est della cisterna in muratura, nonché il settore più orientale dell’isolato XI che si configura come un’area libera con funzione verosimilmente produttiva. Più recentemente, le strutture della domus sono state studiate dallo scrivente per quanto riguarda i settori della cisterna in muratura e del cosiddetto “Edificio Sacro a Labirinto”.

Polizzi, G. (2025). Solunto. Il cosiddetto Edificio Sacro a Labirinto. In I.E. Buttitta, B. Ferrara, R. Panvini (a cura di), Frontiera e confine. Culture a contatto nella Sicilia antica (pp. 513-517). Palermo : Fondazione Buttitta.

Solunto. Il cosiddetto Edificio Sacro a Labirinto

Giovanni Polizzi
2025-01-01

Abstract

All’estremità occidentale di via Salinas, nell’Isolato XII, si trova il cosiddetto “Edificio Sacro a Labirinto”, chiamato così perché erroneamente interpretato come santuario di origine vicino-orientale. Questa ipotesi fu avanzata da V. Tusa , data l’articolazione “a labirinto” dei vani. L’edificio è posto a una quota compresa fra 210 e 220 m s.l.m. e faceva in realtà parte di una più ampia domus che comprendeva la “Casa delle Maschere” e la cisterna in muratura. Essa si estendeva in tutto il settore orientale degli isolati XI e XII, tra loro comunicanti attraverso dei ballatoi che coprivano l’ambitus fra i due isolati. I primi scavi di questo settore dell’abitato si svolsero fra il 1870 e il 1875 sotto la direzione di F.S. Cavallari, quando furono scavati l’ “Edificio Sacro a Labirinto”, gran parte della Casa delle Maschere e la cisterna in muratura più ad Est . Ulteriori scavi si ebbero nel 1962 sotto la direzione di V. Tusa e permisero di mettere in luce i limiti occidentali della Casa delle Maschere e i vani più a Est della cisterna in muratura, nonché il settore più orientale dell’isolato XI che si configura come un’area libera con funzione verosimilmente produttiva. Più recentemente, le strutture della domus sono state studiate dallo scrivente per quanto riguarda i settori della cisterna in muratura e del cosiddetto “Edificio Sacro a Labirinto”.
2025
Settore ARCH-01/D - Archeologia classica
Settore ARCH-01/G - Metodologie della ricerca archeologica
978-88-98054-55-8
Polizzi, G. (2025). Solunto. Il cosiddetto Edificio Sacro a Labirinto. In I.E. Buttitta, B. Ferrara, R. Panvini (a cura di), Frontiera e confine. Culture a contatto nella Sicilia antica (pp. 513-517). Palermo : Fondazione Buttitta.
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