In un contesto storico caratterizzato dal fenomeno migratorio da un lato e dallo spopolamento delle aree interne della Sicilia dall’altro, questo lavoro si pone l'obiettivo di valutare se le politiche di ricollocamento dei migranti nelle aree interne possano rappresentare un modello efficace per arricchire di capitale umano i centri rurali dell’entroterra siciliano. L'analisi si articola in diverse fasi: dall'individuazione delle aree più adatte per una neo-comunità, all'analisi demografica e delle competenze della popolazione migrante, fino all'identificazione e allo studio delle eventuali criticità del ricollocamento, come la segregazione, e ai vantaggi che questo porterebbe per lo sviluppo del territorio. Attraverso ricerche teoriche, interventi sul campo e l'esame di casi attuali e conclusi, l'obiettivo è sviluppare strumenti idonei, come modelli teorici e linee guida, per un ripopolamento efficace. Ci si propone di intercettare gli strumenti finanziari nazionali e comunitari a sostegno delle politiche di sviluppo locale, allo scopo di produrre degli outcome favorevoli dal punto di vista economico, sociale e spaziale, contribuendo al miglioramento della qualità di vita nelle aree interne in maniera sostenibile e durevole nel tempo. A titolo di esempio, nell'area delle Madonie è stato avviato un progetto di ripopolamento finanziato dal FAMI 2014-2020 e sviluppato secondo le linee guida dei progetti Com. In. 4.0. e Com&In che propongono di consolidare i meccanismi di governance (multisettoriale, multilivello, multi-stakeholder, plurifondo) attraverso un approccio integrato alla pianificazione strategica che consente di stabilizzare i fenomeni (economici, demografici, sociali, etc.) legati alla presenza di migranti regolari sul territorio. Il progetto madonita, nello specifico, si ripropone di ripopolare l’entroterra attraverso l’applicazione del modello spagnolo “Nuevos Senderos”, il cui obiettivo è rivitalizzare il tessuto sociale e produttivo delle zone rurali della Spagna a rischio di spopolamento, favorendo l’arrivo di nuovi abitanti che desiderano trasferirsi al fine di realizzare il proprio progetto migratorio. Alla luce di quanto detto, questo progetto di ricerca vuole focalizzare l’attenzione sull’impatto che l’immigrazione ha sul territorio siciliano, dove il fenomeno è meno studiato e conosciuto, valutandone fattori positivi e negativi, con particolare attenzione alle aree geografiche dei Sicani.

Dody, D. (2025). Neo-comunità: un potenziale rimedio per la crisi dello spopolamento nelle Aree Interne. In G. De Luca, A. Acierno (a cura di), Mondializzazione e nuove opportunità (pp. 66-73). Planum Publisher e Società Italiana degli Urbanisti.

Neo-comunità: un potenziale rimedio per la crisi dello spopolamento nelle Aree Interne

Dody, D
2025-06-17

Abstract

In un contesto storico caratterizzato dal fenomeno migratorio da un lato e dallo spopolamento delle aree interne della Sicilia dall’altro, questo lavoro si pone l'obiettivo di valutare se le politiche di ricollocamento dei migranti nelle aree interne possano rappresentare un modello efficace per arricchire di capitale umano i centri rurali dell’entroterra siciliano. L'analisi si articola in diverse fasi: dall'individuazione delle aree più adatte per una neo-comunità, all'analisi demografica e delle competenze della popolazione migrante, fino all'identificazione e allo studio delle eventuali criticità del ricollocamento, come la segregazione, e ai vantaggi che questo porterebbe per lo sviluppo del territorio. Attraverso ricerche teoriche, interventi sul campo e l'esame di casi attuali e conclusi, l'obiettivo è sviluppare strumenti idonei, come modelli teorici e linee guida, per un ripopolamento efficace. Ci si propone di intercettare gli strumenti finanziari nazionali e comunitari a sostegno delle politiche di sviluppo locale, allo scopo di produrre degli outcome favorevoli dal punto di vista economico, sociale e spaziale, contribuendo al miglioramento della qualità di vita nelle aree interne in maniera sostenibile e durevole nel tempo. A titolo di esempio, nell'area delle Madonie è stato avviato un progetto di ripopolamento finanziato dal FAMI 2014-2020 e sviluppato secondo le linee guida dei progetti Com. In. 4.0. e Com&In che propongono di consolidare i meccanismi di governance (multisettoriale, multilivello, multi-stakeholder, plurifondo) attraverso un approccio integrato alla pianificazione strategica che consente di stabilizzare i fenomeni (economici, demografici, sociali, etc.) legati alla presenza di migranti regolari sul territorio. Il progetto madonita, nello specifico, si ripropone di ripopolare l’entroterra attraverso l’applicazione del modello spagnolo “Nuevos Senderos”, il cui obiettivo è rivitalizzare il tessuto sociale e produttivo delle zone rurali della Spagna a rischio di spopolamento, favorendo l’arrivo di nuovi abitanti che desiderano trasferirsi al fine di realizzare il proprio progetto migratorio. Alla luce di quanto detto, questo progetto di ricerca vuole focalizzare l’attenzione sull’impatto che l’immigrazione ha sul territorio siciliano, dove il fenomeno è meno studiato e conosciuto, valutandone fattori positivi e negativi, con particolare attenzione alle aree geografiche dei Sicani.
17-giu-2025
Settore CEAR-12/B - Urbanistica
978-88-99237-73-8
Dody, D. (2025). Neo-comunità: un potenziale rimedio per la crisi dello spopolamento nelle Aree Interne. In G. De Luca, A. Acierno (a cura di), Mondializzazione e nuove opportunità (pp. 66-73). Planum Publisher e Società Italiana degli Urbanisti.
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