The Walking Body. A reflection on the walking–design relationship based on the experience of Laboratorio del Cammino

Starting from two different interpretations of the act of walking, as defined by Wunderlich (2008), the essay explores how the mindful practice of walking can inform urban design and planning. The first interpretation sees walking as a 'purposive practice' in which attention is focused solely on achieving a goal without regard to the environment, without affecting planners' understanding of space. The second considers walking as a 'discursive practice' capable of establishing an ongoing dialogue between body and space, emphasising a reflexive and sensory exploration that fosters a dynamic understanding of place and is capable of informing design phases. The paper reflects on the method of walking as a discursive practice that was addressed during the recent experience of the "Laboratorio del Cammino", where this approach was proposed in planning education with a specific focus on climate risks, aiming to develop planning strategies based on embodied and experiential knowledge.

Il contributo, a partire da due diverse interpretazioni dell'atto del camminare definite da Wunderlich (2008), esplora come la pratica attenta del camminare possa informare la progettazione e la pianificazione urbana. La prima interpretazione vede il camminare come una “pratica propositiva”, in cui l'attenzione si concentra esclusivamente sul raggiungimento di una meta senza preoccuparsi dell'ambiente circostante, il che non influisce sulla comprensione dello spazio da parte dei progettisti. Il secondo considera il camminare come una “pratica discorsiva”, capace di instaurare un continuo dialogo tra corpo e spazio, enfatizzando un'esplorazione riflessiva e sensoriale che favorisca una comprensione dinamica dei luoghi e capace di informare le fasi di progettazione. Il contributo riflette sul metodo del cammino come pratica discorsiva affrontato durante l'ultima esperienza del "Laboratorio del Cammino", nel quale si è proposto questo approccio nell'educazione alla pianificazione con uno sguardo rivolto specificatamente ai rischi climatici, volto a sviluppare strategie progettuali basate su una conoscenza incarnata ed esperienziale.