Il contributo si pone l’obiettivo di riflettere sulla funzione didattica di una edizione critica digitale nel contesto degli studi universitari. La riflessione prova a ragionare sulla possibilità di diversificare l’accesso degli studenti alla realizzazione di una edizione critica utilizzando la sintassi XML-TEI. Le vie individuate e sperimentabili sono sostanzialmente due: la prima, già ampiamente usata, si basa su una acquisizione diretta degli elementi di codifica da parte dello studente; la seconda, meno praticata, invece si basa sul fornire allo studente una struttura esecutiva su cui approntare e rappresentare l’edizione. Dunque, la presente ricerca parte dal problema capitale nel campo delle digital humanities che riguarda la rappresentazione e la visualizzazione del processo di scrittura utilizzando le linee guida della TEI da parte di uno studente universitario. A questo problema si associa una riflessione più ampia, e per certi versi impervia, sulla natura dello studioso che vuole realizzare una edizione critica digitale. In questa occasione si intende porre una questione non più procrastinabile: lo studente-studioso deve essere a tutti i costi un codificatore di testi o può essere un esecutore di strumenti già strutturati? In sintesi si tratta di ragionare su due modelli didattici diversi ma non contrapposti: uno basato sull’acquisizione del metodo e l’altro basato sull’uso dello strumento di visualizzazione.

Alba Castello (2019). Funzione dell’edizione critica digitale nel contesto degli studi universitari. Questioni di scelte didattiche: studenti codificatori o studenti esecutori?. In S. Allegrezza (a cura di), Didattica e ricerca al tempo delle Digital Humanities. Teaching and research in Digital Humanities' era. (pp. 78-82) [10.6092/unibo/amsacta/6361].

Funzione dell’edizione critica digitale nel contesto degli studi universitari. Questioni di scelte didattiche: studenti codificatori o studenti esecutori?

Alba Castello
2019-01-01

Abstract

Il contributo si pone l’obiettivo di riflettere sulla funzione didattica di una edizione critica digitale nel contesto degli studi universitari. La riflessione prova a ragionare sulla possibilità di diversificare l’accesso degli studenti alla realizzazione di una edizione critica utilizzando la sintassi XML-TEI. Le vie individuate e sperimentabili sono sostanzialmente due: la prima, già ampiamente usata, si basa su una acquisizione diretta degli elementi di codifica da parte dello studente; la seconda, meno praticata, invece si basa sul fornire allo studente una struttura esecutiva su cui approntare e rappresentare l’edizione. Dunque, la presente ricerca parte dal problema capitale nel campo delle digital humanities che riguarda la rappresentazione e la visualizzazione del processo di scrittura utilizzando le linee guida della TEI da parte di uno studente universitario. A questo problema si associa una riflessione più ampia, e per certi versi impervia, sulla natura dello studioso che vuole realizzare una edizione critica digitale. In questa occasione si intende porre una questione non più procrastinabile: lo studente-studioso deve essere a tutti i costi un codificatore di testi o può essere un esecutore di strumenti già strutturati? In sintesi si tratta di ragionare su due modelli didattici diversi ma non contrapposti: uno basato sull’acquisizione del metodo e l’altro basato sull’uso dello strumento di visualizzazione.
2019
Edizione critica digitale; XML-TEI; codifica; poesia; didattica; filologia digitale;
978-88-942535-3-5
Alba Castello (2019). Funzione dell’edizione critica digitale nel contesto degli studi universitari. Questioni di scelte didattiche: studenti codificatori o studenti esecutori?. In S. Allegrezza (a cura di), Didattica e ricerca al tempo delle Digital Humanities. Teaching and research in Digital Humanities' era. (pp. 78-82) [10.6092/unibo/amsacta/6361].
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