L’immagine e/è il corpo. Statuto, spazi e funzioni delle immagini cultuali

Through images, engraved or painted signs, sculpted or molded forms, ideas and conceptions of time and space, of cosmic processes, of life and death are given shape and organised. Therefore, even if one wishes to limit oneself to ascribing predominantly magical-technical purposes to the artistic expressions of prehistory, one must recognize that they have a function of controlling non-"natural" external forces and realities, which presupposes both the conceptualization of these forces and the intellectual representation. of an overall order of the experienced world, in other words the idea of ​​a cosmos regulated by supernatural and transcendent entities. On the other hand, as noted by a large and accredited literature, the birth of the arts is connected to magical-religious needs and the need to make the invisible visible in order to be able to "worship" and "manipulate" it as well as to be able to establish with it is immediate and “in presence” communication.

Attraverso le immagini, i segni incisi o dipinti, le forme scolpite o plasmate, si dà forma e si organizzano le idee e le concezioni del tempo e dello spazio, dei processi cosmici, della vita e della morte. Pertanto, anche volendosi limitare ad ascrivere alle espressioni artistiche della preistoria scopi prevalentemente magico-tecnici, si deve riconoscere a queste una funzione di controllo di forze e realtà esterne non “naturali”, che presuppone tanto la concettualizzazione di queste forze, quanto la rappresentazione intellettuale di un ordine complessivo del mondo esperito, in altre parole l’idea di un cosmo regolato da entità soprannaturali e trascendenti. D'altronde, come rilevato da un’ampia e accreditata letteratura, la nascita delle arti si connette a esigenze magico-religiose e alla necessità di rendere visibile l’invisibile al fine di poterlo “adorare” e “manipolare” nonché di poter istaurare con esso una comunicazione immediata e “in presenza”.