Nelle considerazioni che seguono proverò a giustificare il titolo dato a questo intervento: Dante, mitologo del moderno, ovvero Dante come costruttore di miti e come costruttore di un mito moderno, di una mitologia del futuro. Nell’interpretazione romantica di Dante il suo ruolo di profeta e di costruttore di una mitologia per il futuro infatti si sovrappongono costantemente. L’insistenza sulla dimensione “profetica” della Commedia e di Dante stesso come poeta-profeta ha del resto determinato la sua ricezione tedesca tra Settecento e Ottocento ed è ampiamente ricorrente anche nella sua ricezione novecentesca. Ovviamente la dimensione profetica di Dante e della sua opera va intesa come l’immaginavano i romantici i quali vedevano in questa qualità di Dante la chance per la creazione di “nuova mitologia” . L’attitudine visionaria del profeta è in quest’ottica la conditio sine qua non della creazione di un nuovo mito che sia espressione della sintesi tra arte, scienza e religione. Quando i romantici parlano di mitologia intendono proprio la possibilità che come nell’antichità e nel medioevo si trovi una forma del sapere totalizzante che, per di più, sappia assumere i caratteri di un discorso comunicabile al “popolo” attraverso forme “sensibili” (sinnlich)

COMETA, M. (2024). Dante mitologo del moderno. In T. Klinkert, P. Oster (a cura di), Dante in der romanischen Welt (pp. 115-134). Brill Fink.

Dante mitologo del moderno

COMETA, Michele
2024-03-08

Abstract

Nelle considerazioni che seguono proverò a giustificare il titolo dato a questo intervento: Dante, mitologo del moderno, ovvero Dante come costruttore di miti e come costruttore di un mito moderno, di una mitologia del futuro. Nell’interpretazione romantica di Dante il suo ruolo di profeta e di costruttore di una mitologia per il futuro infatti si sovrappongono costantemente. L’insistenza sulla dimensione “profetica” della Commedia e di Dante stesso come poeta-profeta ha del resto determinato la sua ricezione tedesca tra Settecento e Ottocento ed è ampiamente ricorrente anche nella sua ricezione novecentesca. Ovviamente la dimensione profetica di Dante e della sua opera va intesa come l’immaginavano i romantici i quali vedevano in questa qualità di Dante la chance per la creazione di “nuova mitologia” . L’attitudine visionaria del profeta è in quest’ottica la conditio sine qua non della creazione di un nuovo mito che sia espressione della sintesi tra arte, scienza e religione. Quando i romantici parlano di mitologia intendono proprio la possibilità che come nell’antichità e nel medioevo si trovi una forma del sapere totalizzante che, per di più, sappia assumere i caratteri di un discorso comunicabile al “popolo” attraverso forme “sensibili” (sinnlich)
8-mar-2024
COMETA, M. (2024). Dante mitologo del moderno. In T. Klinkert, P. Oster (a cura di), Dante in der romanischen Welt (pp. 115-134). Brill Fink.
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