Il sistema integrato 0-6 risulta oggi oggetto di numerosi studi, ricerche e approfondimenti. La Raccomandazione 14785/22 del 29 novembre 2022 dell’Unione Europea ha, peraltro, ripreso a gran voce il tema dell’offerta educativa per i bambini e le bambine, rivedendo, ampliando e rilanciando gli obiettivi fissati a Barcellona nel 2002. In questo scenario, lo sviluppo del bambino risulta il perno centrale di un nuovo modo di fare didattica, che a partire dalla propensione naturale dell’infante verso il gioco, riflette su come strutturare i suoi percorsi, su come orientarli e valutarli. In questo testo si propone una visione del gioco che da strumento diventa “mediatore didattico”. Esso, nelle sue molteplici declinazioni, ora orientato all’inclusione, ora alla valorizzazione delle scoperte sul cervello, può essere oggetto di una progettazione ludica del gioco che diventa mediatore di scoperta, di apprendimento, di ricerca. Non vi è progettazione ludico-didattica senza una riflessione sulla valutazione dei processi nel contesto integrato 0-6. Il ricorso all’osservazione sistematica come strumento privilegiato per la raccolta delle informazioni per orientare il percorso di sviluppo dei bambini risulta particolarmente confacente alle caratteristiche specifiche di questa singolare fase di sviluppo.
Martina Albanese, Giuseppa Cappuccio, Giuseppa Compagno (2023). Gioco nella fascia 0-6. Didattica osservazione e valutazione.. Parma : Edizioni Junior.
Gioco nella fascia 0-6. Didattica osservazione e valutazione.
Martina Albanese
;Giuseppa Cappuccio;Giuseppa Compagno
2023-11-01
Abstract
Il sistema integrato 0-6 risulta oggi oggetto di numerosi studi, ricerche e approfondimenti. La Raccomandazione 14785/22 del 29 novembre 2022 dell’Unione Europea ha, peraltro, ripreso a gran voce il tema dell’offerta educativa per i bambini e le bambine, rivedendo, ampliando e rilanciando gli obiettivi fissati a Barcellona nel 2002. In questo scenario, lo sviluppo del bambino risulta il perno centrale di un nuovo modo di fare didattica, che a partire dalla propensione naturale dell’infante verso il gioco, riflette su come strutturare i suoi percorsi, su come orientarli e valutarli. In questo testo si propone una visione del gioco che da strumento diventa “mediatore didattico”. Esso, nelle sue molteplici declinazioni, ora orientato all’inclusione, ora alla valorizzazione delle scoperte sul cervello, può essere oggetto di una progettazione ludica del gioco che diventa mediatore di scoperta, di apprendimento, di ricerca. Non vi è progettazione ludico-didattica senza una riflessione sulla valutazione dei processi nel contesto integrato 0-6. Il ricorso all’osservazione sistematica come strumento privilegiato per la raccolta delle informazioni per orientare il percorso di sviluppo dei bambini risulta particolarmente confacente alle caratteristiche specifiche di questa singolare fase di sviluppo.File | Dimensione | Formato | |
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