Studio preliminare verso un approccio inclusivo della didattica in Chimica

Le indagini a livello nazionale rilevano che la popolazione studentesca italiana presenta delle significative lacune nelle materie scientifiche, in particolare la chimica e questo dipende da un’ampia varietà di fattori. Da un lato emergono gli aspetti legati all’insegnamento, che nel contesto scolastico italiano e in particolare in merito alle discipline scientifiche raramente lascia spazio ad approcci differenti rispetto alla classica lezione frontale. Questo ha come conseguenza che l’apprendimento di queste discipline si traduce spesso in una mera memorizzazione di concetti e definizioni, a cui spesso consegue una mancata comprensione dell’argomento studiato. Un’ulteriore difficoltà è data dalla scarsa consapevolezza e formazione, da parte degli insegnati, dei processi cognitivi alla base dell’apprendimento della materia e di approcci didattici appropriati con cui affrontare tali complessità concettuali. A questo si aggiunge una scarsa conoscenza delle specifiche difficoltà mostrate dagli studenti con un Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA) e delle possibili misure compensative che possono essere implementate per migliorare la loro prestazione nelle materie STEM. Pertanto, il presente progetto nasce con l’obiettivo di cercare di colmare almeno parzialmente queste lacune a partire da una prima indagine esplorativa per cogliere quali processi cognitivi entrino in gioco nell’apprendimento della chimica, per poi cercare di approfondire nello specifico la popolazione con DSA. Per arrivare a definire quali possibili misure dispensative e strumenti compensativi possano essere messi a disposizione degli studenti per favorire l’apprendimento della chimica.