Nonostante la raccolta degli scritti e dei progetti di Angelo Torricelli, contenuti nel libro, coprano un arco temporale di oltre trent’anni (dal 1990 al 2021) essa costituisce una straordinaria narrazione coerente e coesa nella quale si ha chiara la sensazione di come l’oggetto della riflessione sia la connaturata dimensione sincronica dell’architettura tesa ad essere, inevitabilmente, espressione di valori atemporali. Non a caso i titoli dei testi di Torricelli, ad iniziare da ciò che ne costituisce la sintesi suprema, l’espressione metonimica per eccellenza - Il momento presente del passato -, tendono ad essere quasi dei voluti emblematici ossimori. Nella lettura interpretativa dell’antico in architettura proposta da Angelo Torricelli ciò che è stato non è mai inteso come esito di un processo storico temporale lineare dal passato alla contemporaneità dell’architettura, ma come eterna presenza di una ontologia dell’attualità. In questo senso, “antico” e “nuovo” non sono qualcosa che sta fuori o lontano, con propri caratteri univoci e definiti, ma nei segni dell’architettura le dimensioni del tempo passato e futuro sono consustanzialmente “presenti”.
Di Benedetto, G. (2023). Angelo Torricelli, Il momento presente del passato. Scritti e progetti di architettura [10.36158/2384-9207.UD19.2023.022].
Angelo Torricelli, Il momento presente del passato. Scritti e progetti di architettura
Di Benedetto, Giuseppe
2023-08-01
Abstract
Nonostante la raccolta degli scritti e dei progetti di Angelo Torricelli, contenuti nel libro, coprano un arco temporale di oltre trent’anni (dal 1990 al 2021) essa costituisce una straordinaria narrazione coerente e coesa nella quale si ha chiara la sensazione di come l’oggetto della riflessione sia la connaturata dimensione sincronica dell’architettura tesa ad essere, inevitabilmente, espressione di valori atemporali. Non a caso i titoli dei testi di Torricelli, ad iniziare da ciò che ne costituisce la sintesi suprema, l’espressione metonimica per eccellenza - Il momento presente del passato -, tendono ad essere quasi dei voluti emblematici ossimori. Nella lettura interpretativa dell’antico in architettura proposta da Angelo Torricelli ciò che è stato non è mai inteso come esito di un processo storico temporale lineare dal passato alla contemporaneità dell’architettura, ma come eterna presenza di una ontologia dell’attualità. In questo senso, “antico” e “nuovo” non sono qualcosa che sta fuori o lontano, con propri caratteri univoci e definiti, ma nei segni dell’architettura le dimensioni del tempo passato e futuro sono consustanzialmente “presenti”.File | Dimensione | Formato | |
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