Il lavoro analizza, nell’ambito dello sviluppo locale, la materialità del territorio intesa come sua ricchezza endogena in funzione della ricchezza dei luoghi ivi presente. A tal fine il lavoro analizza la recente istituzione in Sicilia del Parco dei Monti Sicani inserito all’interno di una vasta area interna della Sicilia, comprendente dodici comuni e che soffrono di evidenti criticità come la distanza geografica ed economica dai maggiori centri dell’Isola, il progressivo spopolamento e l’assenza di giovani, le debolezze del mercato del lavoro sia dal lato della domanda che dal lato dell’offerta. Oggetto dell’analisi è quello, invece, di associare a questa marginalità un’accezione positiva, fonte di opportunità e sviluppo per i territori tramite la valorizzazione delle risorse locali, quali il patrimonio naturalistico e paesaggistico. In quest’ambito nel Parco si materializza una nuova definizione di identità ed appartenenza , una marginalità positiva per un comprensorio che presenta giacimenti ambientali e di risorse naturali fino ad oggi non osservati e poco utilizzati. Il lavoro, quindi, presenta le potenzialità del nascente Parco intese come nuove opportunità e i diversi costi, benefici e rischi derivanti dalla recente costituzione che si trova nella fase della sua zonizzazione e perimetrizzazione.
PROVENZANO, V. (2010). Aree marginali e sviluppo locale: Il Parco dei Monti Sicani. In XXXI Conferenza scientifica annuale AISRe.
Aree marginali e sviluppo locale: Il Parco dei Monti Sicani
PROVENZANO, Vincenzo
2010-01-01
Abstract
Il lavoro analizza, nell’ambito dello sviluppo locale, la materialità del territorio intesa come sua ricchezza endogena in funzione della ricchezza dei luoghi ivi presente. A tal fine il lavoro analizza la recente istituzione in Sicilia del Parco dei Monti Sicani inserito all’interno di una vasta area interna della Sicilia, comprendente dodici comuni e che soffrono di evidenti criticità come la distanza geografica ed economica dai maggiori centri dell’Isola, il progressivo spopolamento e l’assenza di giovani, le debolezze del mercato del lavoro sia dal lato della domanda che dal lato dell’offerta. Oggetto dell’analisi è quello, invece, di associare a questa marginalità un’accezione positiva, fonte di opportunità e sviluppo per i territori tramite la valorizzazione delle risorse locali, quali il patrimonio naturalistico e paesaggistico. In quest’ambito nel Parco si materializza una nuova definizione di identità ed appartenenza , una marginalità positiva per un comprensorio che presenta giacimenti ambientali e di risorse naturali fino ad oggi non osservati e poco utilizzati. Il lavoro, quindi, presenta le potenzialità del nascente Parco intese come nuove opportunità e i diversi costi, benefici e rischi derivanti dalla recente costituzione che si trova nella fase della sua zonizzazione e perimetrizzazione.File | Dimensione | Formato | |
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