Beneficial effects of manure on soil and crop yield have been largely demonstrated, because of its high organic matter content. Moreover, manure increased biological activity and diversity of soil organisms, which in turn can lead to minimize crop's damage from soil borne pathogens. Reports on the success of application of manure in order to reduce root lesion nematodes in different crop systems are numerous. However, at the best of our knowledge there are few studies on characterization of nematode communities on rotted manure.We thus decided to study which genera could come from rotted manure, in order to better understand if the manure could affect soil nematodes communities, improving bacterial activity and introducing nematodes. We collected samples from different farmyard rotted manures. The mean number of nematdoes/100 g of manure was more than 300. Only 5 genera were recorded, belonging to 3 families. Because of its composition, only enriched-oportunistis and saprophytic nematodes were found. In fact, omnivores/saprophytic nematodes were the dominant trophic group (51.9%), while bacterial feeders nematodes were subdominant (47.8%). Fungal feeders were recorded in a very low percentage (0.3%) and plant feeders were not detected. The majority of bacterial feeders belonged to Rhabditidae, whereas Diplogasteridae was dominant between omnivores/saprophytic. The most abundant genera recorded was Diplogasteroides; on the contrary, Butlerius had the lowest percentage (0.1%). The genera composition was extremely reduced and very low biodiverse, as confirmed bythe indices. From our results we can suggest that manure could affect nematofauna not only improving bacterial activity but also introducing nematode genera. The effect of this introduction in the nematode community already present could be more investigated.

Gli effetti benefici del letame sul suolo e sulla resa delle colture sono stati ampiamente dimostrati grazie al suo alto contenuto di sostanza organica. Inoltre, il letame può aumentare l'attività biologica e la diversità degli organismi del suolo, il che a sua volta può portare a ridurre al minimo i danni alle colture da agenti patogeni presenti nel suolo. Inoltre numerose sono le segnalazioni sul successo dell'applicazione del letame al fine di ridurre i nematodi delle lesioni radicali in diversi sistemi colturali. Tuttavia, al meglio delle nostre conoscenze ci sono pochi studi sulla caratterizzazione delle comunità di nematodi su letame maturo. E' stato quindi intrapreso uno studio per valutare quali generi potrebbero provenire da letame maturo! al fine di capire meglio se il letame potesse influenzare le comunità di nematodi del suolo. A tal fine sono state avviate alcune prove impiegando campioni di letame maturo da diverse aziende e che poi sarebbe stato aggiunto al suolo. Il numero medio di nematodi in 100 g di letame era di 305 nematodi (±25) Sono stati registrati solo 5 generi, appartenenti a 3 famiglie. A causa della sua composizione, sono stati trovati solo nematodi opportunisti e saprofiti. I nematodi onnivori/saprofiti erano il gruppo trofico dominante (51,9%), mentre i nematodi batteriofagi costituivano quasi il resto della nematofauna (47,8%). I fungivori sono stati registrati in una percentuale molto bassa (0,3%) ed non sono stati rinvenuti fitofagi. La maggior parte dei batteriofagi apparteneva a Rhabditidae, mentre I Diplogasteridae era dominante tra onnivori/saprofiti. Il genere più abbondante è stato Diplogasteroides; Butlerius ha invece la percentuale più bassa (0,1%). La composizione dei generi era estremamente ridotta e con una biodiversità molto bassa, come confermato dall'indice di maturità e dagli indici ecologici. Dai nostri risultati possiamo suggerire che il letame potrebbe influenzare la nematofauna introducendo generi nuovi di nematodi nel terreno che possono interferire sulla comunità di nematodi già presente.

Corsini Anna, Zaccheo Patrizia, Manachini Barbara (2023). Il contributo del letame alla nematofauna. In G. Curto, F. De Luca, F.P. D'Errico, G. D'Errico, S. Landi, B. Manachini, et al. (a cura di), Abstract Book XIV Congresso della Società Italiana di Nematologia (pp. 57-57).

Il contributo del letame alla nematofauna

Manachini Barbara
Ultimo
2023-01-01

Abstract

Beneficial effects of manure on soil and crop yield have been largely demonstrated, because of its high organic matter content. Moreover, manure increased biological activity and diversity of soil organisms, which in turn can lead to minimize crop's damage from soil borne pathogens. Reports on the success of application of manure in order to reduce root lesion nematodes in different crop systems are numerous. However, at the best of our knowledge there are few studies on characterization of nematode communities on rotted manure.We thus decided to study which genera could come from rotted manure, in order to better understand if the manure could affect soil nematodes communities, improving bacterial activity and introducing nematodes. We collected samples from different farmyard rotted manures. The mean number of nematdoes/100 g of manure was more than 300. Only 5 genera were recorded, belonging to 3 families. Because of its composition, only enriched-oportunistis and saprophytic nematodes were found. In fact, omnivores/saprophytic nematodes were the dominant trophic group (51.9%), while bacterial feeders nematodes were subdominant (47.8%). Fungal feeders were recorded in a very low percentage (0.3%) and plant feeders were not detected. The majority of bacterial feeders belonged to Rhabditidae, whereas Diplogasteridae was dominant between omnivores/saprophytic. The most abundant genera recorded was Diplogasteroides; on the contrary, Butlerius had the lowest percentage (0.1%). The genera composition was extremely reduced and very low biodiverse, as confirmed bythe indices. From our results we can suggest that manure could affect nematofauna not only improving bacterial activity but also introducing nematode genera. The effect of this introduction in the nematode community already present could be more investigated.
The manure contributes to the nematofauna
gen-2023
Gli effetti benefici del letame sul suolo e sulla resa delle colture sono stati ampiamente dimostrati grazie al suo alto contenuto di sostanza organica. Inoltre, il letame può aumentare l'attività biologica e la diversità degli organismi del suolo, il che a sua volta può portare a ridurre al minimo i danni alle colture da agenti patogeni presenti nel suolo. Inoltre numerose sono le segnalazioni sul successo dell'applicazione del letame al fine di ridurre i nematodi delle lesioni radicali in diversi sistemi colturali. Tuttavia, al meglio delle nostre conoscenze ci sono pochi studi sulla caratterizzazione delle comunità di nematodi su letame maturo. E' stato quindi intrapreso uno studio per valutare quali generi potrebbero provenire da letame maturo! al fine di capire meglio se il letame potesse influenzare le comunità di nematodi del suolo. A tal fine sono state avviate alcune prove impiegando campioni di letame maturo da diverse aziende e che poi sarebbe stato aggiunto al suolo. Il numero medio di nematodi in 100 g di letame era di 305 nematodi (±25) Sono stati registrati solo 5 generi, appartenenti a 3 famiglie. A causa della sua composizione, sono stati trovati solo nematodi opportunisti e saprofiti. I nematodi onnivori/saprofiti erano il gruppo trofico dominante (51,9%), mentre i nematodi batteriofagi costituivano quasi il resto della nematofauna (47,8%). I fungivori sono stati registrati in una percentuale molto bassa (0,3%) ed non sono stati rinvenuti fitofagi. La maggior parte dei batteriofagi apparteneva a Rhabditidae, mentre I Diplogasteridae era dominante tra onnivori/saprofiti. Il genere più abbondante è stato Diplogasteroides; Butlerius ha invece la percentuale più bassa (0,1%). La composizione dei generi era estremamente ridotta e con una biodiversità molto bassa, come confermato dall'indice di maturità e dagli indici ecologici. Dai nostri risultati possiamo suggerire che il letame potrebbe influenzare la nematofauna introducendo generi nuovi di nematodi nel terreno che possono interferire sulla comunità di nematodi già presente.
Manure; nematofauna; bacterial feeders; biodiversity, fertility
Letame; nematofauna; batteriofagi; fertilità, biodiversità
Corsini Anna, Zaccheo Patrizia, Manachini Barbara (2023). Il contributo del letame alla nematofauna. In G. Curto, F. De Luca, F.P. D'Errico, G. D'Errico, S. Landi, B. Manachini, et al. (a cura di), Abstract Book XIV Congresso della Società Italiana di Nematologia (pp. 57-57).
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