Il modulo rappresentativo della bestializzazione, la descrizione di degradazioni animali di soggetti umani, funge da chiave di accesso al problema della violenza e del suo vissuto culturale nella letteratura latina. Attraverso l'esame di una serie di testi che spaziano da Sallustio e Cicerone a Seneca e Giovenale, viene messo in luce il progressivo 'slittamento' di alcune categorie simboliche ricorrenti nel mondo romano: in particolare, si rileva come dall'idea di una violenza ai danni della comunità che bestializza, rende gli uomini uguali agli animali, si transiti progressivamente al concetto di una bestialità umana 'meno che animale', all'immagine di un uomo peggiore delle fiere.
Tutrone, F. (2010). Confini in discesa. Rappresentazioni della violenza e della bestialità nella cultura romana.. In V. Andò, N. Cusumano (a cura di), Come bestie? Forme e paradossi della violenza fra mondo antico e disagio contemporaneo. (pp. 209-233). Caltanissetta-Roma : Salvatore Sciascia.
Confini in discesa. Rappresentazioni della violenza e della bestialità nella cultura romana.
TUTRONE, Fabio
2010-01-01
Abstract
Il modulo rappresentativo della bestializzazione, la descrizione di degradazioni animali di soggetti umani, funge da chiave di accesso al problema della violenza e del suo vissuto culturale nella letteratura latina. Attraverso l'esame di una serie di testi che spaziano da Sallustio e Cicerone a Seneca e Giovenale, viene messo in luce il progressivo 'slittamento' di alcune categorie simboliche ricorrenti nel mondo romano: in particolare, si rileva come dall'idea di una violenza ai danni della comunità che bestializza, rende gli uomini uguali agli animali, si transiti progressivamente al concetto di una bestialità umana 'meno che animale', all'immagine di un uomo peggiore delle fiere.File | Dimensione | Formato | |
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