Il saggio analizza le peculiarità e le costanti della narrativa distopica scritta da donne in Italia lungo un arco di tempo che va dal 2007 al 2022. Riallacciandosi a una tradizione mainstream che in ambito anglosassone ha prodotto libri di successo come The Handmaid’s Tale di Margaret Atwood, le distopie italiane degli ultimi anni mettono in scena un futuro in cui a dominare è una società marcatamente patriarcale che esercita un controllo violento sul corpo e sull’identità femminili. Il cupo futuro raccontato da Laura Pugno, Nicoletta Vallorani, Maria Rosa Cutrufelli, Laura Pariani e altre scrittrici italiane nasce dall’amplificazione di stereotipi sessuali radicati nel presente e vuole esorcizzare la paura, sempre attuale, del ritorno a un passato di sottomissione.
C. Carmina (2022). Di nuovo schiave. Donne e distopia (2007-2022). NARRATIVA, 44, 33-47 [10.4000/narrativa.2012].
Di nuovo schiave. Donne e distopia (2007-2022)
C. Carmina
2022-01-01
Abstract
Il saggio analizza le peculiarità e le costanti della narrativa distopica scritta da donne in Italia lungo un arco di tempo che va dal 2007 al 2022. Riallacciandosi a una tradizione mainstream che in ambito anglosassone ha prodotto libri di successo come The Handmaid’s Tale di Margaret Atwood, le distopie italiane degli ultimi anni mettono in scena un futuro in cui a dominare è una società marcatamente patriarcale che esercita un controllo violento sul corpo e sull’identità femminili. Il cupo futuro raccontato da Laura Pugno, Nicoletta Vallorani, Maria Rosa Cutrufelli, Laura Pariani e altre scrittrici italiane nasce dall’amplificazione di stereotipi sessuali radicati nel presente e vuole esorcizzare la paura, sempre attuale, del ritorno a un passato di sottomissione.File | Dimensione | Formato | |
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