Nelle sfide e nelle azioni che dovremo affrontare nella fase di ricostruzione post-Covid-19, l’Urbanistica e la Pianificazione territoriale avranno un ruolo chiave nel trovare risposte efficaci alle richieste poste dalle radicali trasformazioni in corso. Tra queste c’è il ripensamento degli usi e dei significati dello spazio pubblico e privato e, anche, in concreto, del rapporto tra essi. Il contributo propone alcune riflessioni sulle innovazioni obbligatorie di processo, di contenuto e di rifondazione degli strumenti operativi disciplinari, a partire dai temi trattati nella Sessione tematica “Frattura del rapporto tra spazio e funzioni” del Convegno e a partire dai temi più centrali del dibattito disciplinare in corso: la necessità di vivere in spazi privati più flessibili e in una città con uno spazio pubblico più diffuso, il riuso di edifici e spazi pubblici, la necessità di abilitare e sostenere nuovi attori, le città a corto raggio e le infrastrutture locali, le scuole “aperte” al territorio. Infine, le riflessioni proposte richiamano il necessario superamento della pianificazione iper-determinata attraverso categorie rigide e standardizzate, verso un sistema di regole che funga da quadro abilitante per l’azione collettiva e i nuovi attori del cambiamento.
Lino, B. (2022). Oscillazioni tra globale e locale, tra pubblico e privato, tra spazi e funzioni. URBANISTICA DOSSIER, 25, 80-84.
Oscillazioni tra globale e locale, tra pubblico e privato, tra spazi e funzioni
Lino, B
2022-01-01
Abstract
Nelle sfide e nelle azioni che dovremo affrontare nella fase di ricostruzione post-Covid-19, l’Urbanistica e la Pianificazione territoriale avranno un ruolo chiave nel trovare risposte efficaci alle richieste poste dalle radicali trasformazioni in corso. Tra queste c’è il ripensamento degli usi e dei significati dello spazio pubblico e privato e, anche, in concreto, del rapporto tra essi. Il contributo propone alcune riflessioni sulle innovazioni obbligatorie di processo, di contenuto e di rifondazione degli strumenti operativi disciplinari, a partire dai temi trattati nella Sessione tematica “Frattura del rapporto tra spazio e funzioni” del Convegno e a partire dai temi più centrali del dibattito disciplinare in corso: la necessità di vivere in spazi privati più flessibili e in una città con uno spazio pubblico più diffuso, il riuso di edifici e spazi pubblici, la necessità di abilitare e sostenere nuovi attori, le città a corto raggio e le infrastrutture locali, le scuole “aperte” al territorio. Infine, le riflessioni proposte richiamano il necessario superamento della pianificazione iper-determinata attraverso categorie rigide e standardizzate, verso un sistema di regole che funga da quadro abilitante per l’azione collettiva e i nuovi attori del cambiamento.File | Dimensione | Formato | |
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