Il tema delle periferie produttive (o ex produttive) negli ultimi anni ha assunto un ruolo predominante nella pianificazione delle città al fine di rivalutare le aree industriali dismesse come serbatoi per la riqualificazione urbana ed economica delle nostre città. Sicurezza, degrado sociale e ambientale, abbandono, consumo di suolo sono le principali problematiche di queste aree e investire nella loro riqualificazione può essere un’occasione centrale per la “ripartenza” economica delle nostre città. Per tale motivo, la Regione Siciliana ha recentemente designato una vasta area della città di Catania come “Zona Economica Speciale” (ZES) per il rilancio delle filiere economiche della città. All’interno della ZES di Catania, l’area compresa tra l’ex Italcementi e la stazione ferroviaria di Acquicella rappresenta il cuore di un contesto urbano in cui il processo di rinascita economica delle filiere produttive dovrà andare di pari passo con la rigenerazione degli spazi urbani abbandonati. Per reintegrare queste ex aree industriali e il sistema urbano, attualmente separati, il contributo propone una soluzione di strategia urbana e progettazione incrementale degli spazi compresi tra il faro Biscari e la stazione di Acquicella, basato sul metodo del cityforming protocol ideato da Maurizio Carta, in cui gli spazi per la rinascita produttiva dell’area si intersecano con un set di funzioni a servizio dei residenti della zona di San Cristoforo e dei nuovi city user che saranno attivi all’interno della ZES. Il contributo prende spunto dalla tesi di laurea magistrale in Architettura discussa da Ludovica Di Marco con la relazione di Maurizio Carta e Daniele Ronsivalle.
D Marco, L., Ronsivalle, D. (2022). Lo sviluppo economico è/e lo sviluppo della qualità: un parco dell'innovazione a Catania. URBANISTICA DOSSIER, 25, 109-115.
Lo sviluppo economico è/e lo sviluppo della qualità: un parco dell'innovazione a Catania
Ronsivalle, Daniele
2022-06-01
Abstract
Il tema delle periferie produttive (o ex produttive) negli ultimi anni ha assunto un ruolo predominante nella pianificazione delle città al fine di rivalutare le aree industriali dismesse come serbatoi per la riqualificazione urbana ed economica delle nostre città. Sicurezza, degrado sociale e ambientale, abbandono, consumo di suolo sono le principali problematiche di queste aree e investire nella loro riqualificazione può essere un’occasione centrale per la “ripartenza” economica delle nostre città. Per tale motivo, la Regione Siciliana ha recentemente designato una vasta area della città di Catania come “Zona Economica Speciale” (ZES) per il rilancio delle filiere economiche della città. All’interno della ZES di Catania, l’area compresa tra l’ex Italcementi e la stazione ferroviaria di Acquicella rappresenta il cuore di un contesto urbano in cui il processo di rinascita economica delle filiere produttive dovrà andare di pari passo con la rigenerazione degli spazi urbani abbandonati. Per reintegrare queste ex aree industriali e il sistema urbano, attualmente separati, il contributo propone una soluzione di strategia urbana e progettazione incrementale degli spazi compresi tra il faro Biscari e la stazione di Acquicella, basato sul metodo del cityforming protocol ideato da Maurizio Carta, in cui gli spazi per la rinascita produttiva dell’area si intersecano con un set di funzioni a servizio dei residenti della zona di San Cristoforo e dei nuovi city user che saranno attivi all’interno della ZES. Il contributo prende spunto dalla tesi di laurea magistrale in Architettura discussa da Ludovica Di Marco con la relazione di Maurizio Carta e Daniele Ronsivalle.File | Dimensione | Formato | |
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