L’immigrazione clandestina, da sempre esistita ma considerata cruciale dalla fine del XX secolo, per certi governi, per alcune organizzazioni e persino per taluni ricercatori, è divenuta la fonte dei mali dell'Europa. E non sono mancati, soprattutto negli ultimi anni coloro che hanno puntato il dito accusatore contro i paesi frontalieri del Nord Africa. La Tunisia, storicamente terra di immigrazione, ha vissuto un’emigrazione di massa solo dalla seconda metà degli anni sessanta del secolo scorso, quando soprattutto nelle giovani generazioni, il sentimento patriottico e nazionale di recente conquistato in età post-coloniale ha lasciato il posto alla necessità del sopravvivere e le aspirazioni allo sviluppo, all'indipendenza e ad un futuro migliore sono state sommerse dallo scompiglio, dalla disperazione e dalla paura del futuro. In un quadro così delineato lo squilibrio Nord-Sud, la globalizzazione e le ripercussioni generate dalla dipendenza economica hanno reso l'immigrazione, e in particolare l'immigrazione “clandestina”, una conseguenza inevitabile.
Emna Nefzi (2020). Dalla Tunisia alla Sicilia: prima e dopo la «primavera araba». In M. Saija, M.R. Di Giacinto (a cura di), La sfida migratoria in Europa e negli Usa Politiche e modelli d’accoglienza a confronto. Modica : Edizioni di storia e studi sociali.
Dalla Tunisia alla Sicilia: prima e dopo la «primavera araba»
Emna Nefzi
2020-01-01
Abstract
L’immigrazione clandestina, da sempre esistita ma considerata cruciale dalla fine del XX secolo, per certi governi, per alcune organizzazioni e persino per taluni ricercatori, è divenuta la fonte dei mali dell'Europa. E non sono mancati, soprattutto negli ultimi anni coloro che hanno puntato il dito accusatore contro i paesi frontalieri del Nord Africa. La Tunisia, storicamente terra di immigrazione, ha vissuto un’emigrazione di massa solo dalla seconda metà degli anni sessanta del secolo scorso, quando soprattutto nelle giovani generazioni, il sentimento patriottico e nazionale di recente conquistato in età post-coloniale ha lasciato il posto alla necessità del sopravvivere e le aspirazioni allo sviluppo, all'indipendenza e ad un futuro migliore sono state sommerse dallo scompiglio, dalla disperazione e dalla paura del futuro. In un quadro così delineato lo squilibrio Nord-Sud, la globalizzazione e le ripercussioni generate dalla dipendenza economica hanno reso l'immigrazione, e in particolare l'immigrazione “clandestina”, una conseguenza inevitabile.File | Dimensione | Formato | |
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