Il presente studio si propone di valutare gli impatti energetico - ambientali connessi al processo di pirolisi di rifiuti agro – alimentari attraverso l’applicazione della metodologia Life Cycle Assessment seguendo un approccio dalla culla al cancello. Il sistema analizzato consiste in un reattore di pirolisi al quarzo a letto fisso realizzato a scala di laboratorio. L’unità funzionale per l’analisi è 1 MJ di energia termica potenzialmente generata dalla combustione del bio-char prodotto dalla pirolisi di residui della potatura di olivi e dei residui della spremitura delle arance a tre diverse temperature (400 °C, 500 °C e 650 °C). Lo studio fornisce un ampio set di indicatori ambientali e identifica gli hot spot del processo esaminato. I risultati ottenuti possono costituire un supporto scientifico nella valutazione delle strategie di gestione dei rifiuti conformi ai principi dell’economia circolare e nell’eco-design degli impianti di pirolisi.
Maria Anna Cusenza, Maurizio Cellura, Sonia Longo, Antonio Messineo, Marina Mistretta, Maurizio Volpe (2021). Life Cycle Assessment della pirolisi di biomasse residuali dal settore agro – alimentare. In XIV Convegno della rete Italiana LCA IX Convegno dell'Associazione Rete Italiana LCA La sostenibilità della LCA tra sfide globali e competitività delle organizzazioni.
Life Cycle Assessment della pirolisi di biomasse residuali dal settore agro – alimentare
Maria Anna Cusenza;Maurizio Cellura;Sonia Longo;
2021-01-01
Abstract
Il presente studio si propone di valutare gli impatti energetico - ambientali connessi al processo di pirolisi di rifiuti agro – alimentari attraverso l’applicazione della metodologia Life Cycle Assessment seguendo un approccio dalla culla al cancello. Il sistema analizzato consiste in un reattore di pirolisi al quarzo a letto fisso realizzato a scala di laboratorio. L’unità funzionale per l’analisi è 1 MJ di energia termica potenzialmente generata dalla combustione del bio-char prodotto dalla pirolisi di residui della potatura di olivi e dei residui della spremitura delle arance a tre diverse temperature (400 °C, 500 °C e 650 °C). Lo studio fornisce un ampio set di indicatori ambientali e identifica gli hot spot del processo esaminato. I risultati ottenuti possono costituire un supporto scientifico nella valutazione delle strategie di gestione dei rifiuti conformi ai principi dell’economia circolare e nell’eco-design degli impianti di pirolisi.File | Dimensione | Formato | |
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