Nel presente contributo si rintraccia in Sul Trespolo di Giovanni Giudici un possibile richiamo a The Caged Skylark di Gerard Manley Hopkins, lettura giovanile del poeta italiano. In un primo momento si descrive la figura dell’allodola hopkinsiana come ripresa e sovversione al contempo dell’immagine ornitologica tradizionale, specie nel suo impiego da parte della poesia romantica. Dopo un breve quadro della poetica del giovane Giudici, si procede a indicare alcuni spunti in merito all’incontro con la poesia di Hopkins. Alcuni temi (la sparizione del divino dal mondo, la problematicità dell’ispirazione poetica) e immagini ricorsive (il notturno inquieto tra sonno e veglia) suggeriscono infatti un’influenza sulla poesia successiva, o quantomeno il sentimento d’una convergenza in istanze che Giudici andava già maturando in quegli anni. Una volta date le ragioni dell’ipotesi riguardo il rimando intertestuale, se ne indagano le implicazioni in rapporto alla poetica di Giudici, argomentando a favore di alcuni elementi di sostanziale continuità del suo percorso poetico nonostante le evoluzioni concettuali e linguistiche e le indicazioni disseminate negli anni dallo stesso autore.
Salvatore Azzarello (2021). Though aloft on turf or perch … di noi sarà corpo e morte. Un trespolo tra Hopkins e Giudici. In M. De Socio, C. Di Maio, Maria Valeria Dominioni, G. Martire (a cura di), Lo snodo 'e' la svolta. Permanenze, riemersioni e dialettica dei livelli di cultura del testo (pp. 331-346). Macerata : eum.
Though aloft on turf or perch … di noi sarà corpo e morte. Un trespolo tra Hopkins e Giudici
Salvatore Azzarello
2021-01-01
Abstract
Nel presente contributo si rintraccia in Sul Trespolo di Giovanni Giudici un possibile richiamo a The Caged Skylark di Gerard Manley Hopkins, lettura giovanile del poeta italiano. In un primo momento si descrive la figura dell’allodola hopkinsiana come ripresa e sovversione al contempo dell’immagine ornitologica tradizionale, specie nel suo impiego da parte della poesia romantica. Dopo un breve quadro della poetica del giovane Giudici, si procede a indicare alcuni spunti in merito all’incontro con la poesia di Hopkins. Alcuni temi (la sparizione del divino dal mondo, la problematicità dell’ispirazione poetica) e immagini ricorsive (il notturno inquieto tra sonno e veglia) suggeriscono infatti un’influenza sulla poesia successiva, o quantomeno il sentimento d’una convergenza in istanze che Giudici andava già maturando in quegli anni. Una volta date le ragioni dell’ipotesi riguardo il rimando intertestuale, se ne indagano le implicazioni in rapporto alla poetica di Giudici, argomentando a favore di alcuni elementi di sostanziale continuità del suo percorso poetico nonostante le evoluzioni concettuali e linguistiche e le indicazioni disseminate negli anni dallo stesso autore.File | Dimensione | Formato | |
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