Primo Levi riteneva innaturale la schisi fra le due culture individuata da C. P. Snow: per molti grandi intellettuali, filosofi, scienziati e scrittori del passato (e così anche per lui) tale spaccatura non esisteva. Attraverso l’esame di alcuni testi, si analizzano figure di scienziati e intellettuali che ispirarono a Levi la più sincera ammirazione per via di quella continua tensione verso la conoscenza che egli stesso cercò sempre di coltivare percorrendo vie molteplici e multiformi: da Empedocle a Lucrezio, da Plinio il Vecchio a Galileo e molti altri. Il contributo mette in luce, inoltre, l’esigenza – spesso manifestata dallo scrittore – che scienziati, esploratori e astronauti fossero in grado di comunicare in forma di poesia le avventure scientifiche e tecnologiche del XX secolo, dalle scoperte cosmologiche alle missioni spaziali, che fossero capaci di associare alle qualità dello scienziato quelle del poeta. Primo Levi stesso prova a coniugare scienza e poesia, facendosi messo poetico di epocali e inquietanti scoperte scientifiche come il Big Bang e i buchi neri.
Valeria Lopes (2021). Poesia e cultura scientifica in Primo Levi. In Letteratura e scienza. Atti delle Rencontres de l’Archet, Morgex, 16-21 settembre 2019 (pp. 169-175). Torino : Fondazione «Centro di Studi storico-letterari Natalino Sapegno –onlus».
Poesia e cultura scientifica in Primo Levi
Valeria Lopes
2021-01-01
Abstract
Primo Levi riteneva innaturale la schisi fra le due culture individuata da C. P. Snow: per molti grandi intellettuali, filosofi, scienziati e scrittori del passato (e così anche per lui) tale spaccatura non esisteva. Attraverso l’esame di alcuni testi, si analizzano figure di scienziati e intellettuali che ispirarono a Levi la più sincera ammirazione per via di quella continua tensione verso la conoscenza che egli stesso cercò sempre di coltivare percorrendo vie molteplici e multiformi: da Empedocle a Lucrezio, da Plinio il Vecchio a Galileo e molti altri. Il contributo mette in luce, inoltre, l’esigenza – spesso manifestata dallo scrittore – che scienziati, esploratori e astronauti fossero in grado di comunicare in forma di poesia le avventure scientifiche e tecnologiche del XX secolo, dalle scoperte cosmologiche alle missioni spaziali, che fossero capaci di associare alle qualità dello scienziato quelle del poeta. Primo Levi stesso prova a coniugare scienza e poesia, facendosi messo poetico di epocali e inquietanti scoperte scientifiche come il Big Bang e i buchi neri.File | Dimensione | Formato | |
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