Nei corsi di studi in Design il coinvolgimento, nella didattica e nella ricerca, delle realtà tecnico-produttive, enti e aziende, giova agli studenti, ai docenti, alle imprese e al territorio. Dall’Ottocento al giorno d’oggi, le istituzioni didattiche più importanti nel campo del Design, la Government School di Londra, il Bauhaus di Weimar e poi di Dessau e la Hochschule für Gestaltung di Ulm, hanno intrecciato rapporti stretti col mondo produttivo. Coinvolgere le imprese nei laboratori o in workshop universitari ha prodotto, negli anni, risultati interessanti e ricadute benefiche sul territorio in termini di innovazione tecnologica e sociale. Da Palermo a Bolzano, diversi docenti hanno sviluppato progetti metodologia universitaria. Ciò permette, tra le altre cose, una più semplice e più larga disseminazione nella società del sapere accademico, attività che rappresenta per il docente la Terza Missione (dopo la ricerca e la didattica). Per monitorare questi lavori e individuare possibili percorsi virtuosi potenzialmente replicabili, la CUID ha attivato la Commissione “Design/didattica/ territorio | Raccolta informazioni/esperienze sulle collaborazioni didattiche con aziende, istituzioni pubbliche e private, ong, associazioni...”, composta dagli autori della presente relazione, con Giuseppe Lotti, Antonio Marano e Francesco Zurlo. Tale Commissione ha somministrato un questionario generale, interamente riproposto in calce alla relazione, del quale si commentano alcuni punti significativi.d’interesse aziendale grazie alla ricerca e alla

RUSSO, D. (2020). Design e territori: tra didattica e ricerca. Realtà e identità delle sedi universitarie del Design. In Francesca Tosi (a cura di), insegnare/orientare/fare DESIGN L’offerta formativa universitaria italiana (pp. 229-241). Milano : FrancoAngeli.

Design e territori: tra didattica e ricerca. Realtà e identità delle sedi universitarie del Design

RUSSO, Dario
2020-01-01

Abstract

Nei corsi di studi in Design il coinvolgimento, nella didattica e nella ricerca, delle realtà tecnico-produttive, enti e aziende, giova agli studenti, ai docenti, alle imprese e al territorio. Dall’Ottocento al giorno d’oggi, le istituzioni didattiche più importanti nel campo del Design, la Government School di Londra, il Bauhaus di Weimar e poi di Dessau e la Hochschule für Gestaltung di Ulm, hanno intrecciato rapporti stretti col mondo produttivo. Coinvolgere le imprese nei laboratori o in workshop universitari ha prodotto, negli anni, risultati interessanti e ricadute benefiche sul territorio in termini di innovazione tecnologica e sociale. Da Palermo a Bolzano, diversi docenti hanno sviluppato progetti metodologia universitaria. Ciò permette, tra le altre cose, una più semplice e più larga disseminazione nella società del sapere accademico, attività che rappresenta per il docente la Terza Missione (dopo la ricerca e la didattica). Per monitorare questi lavori e individuare possibili percorsi virtuosi potenzialmente replicabili, la CUID ha attivato la Commissione “Design/didattica/ territorio | Raccolta informazioni/esperienze sulle collaborazioni didattiche con aziende, istituzioni pubbliche e private, ong, associazioni...”, composta dagli autori della presente relazione, con Giuseppe Lotti, Antonio Marano e Francesco Zurlo. Tale Commissione ha somministrato un questionario generale, interamente riproposto in calce alla relazione, del quale si commentano alcuni punti significativi.d’interesse aziendale grazie alla ricerca e alla
2020
9788835104506
RUSSO, D. (2020). Design e territori: tra didattica e ricerca. Realtà e identità delle sedi universitarie del Design. In Francesca Tosi (a cura di), insegnare/orientare/fare DESIGN L’offerta formativa universitaria italiana (pp. 229-241). Milano : FrancoAngeli.
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