Dopo avere preliminarmente constatato l'importanza che il sapere biologico, e in particolare la biologia di tradizione aristotelico-peripatetica, rivestono nel pensiero scientifico lucreziano, si intraprende una ricerca specifica sulle forme e le modalità di contatto ipotizzabili fra l'autore del 'De rerum natura' e il 'corpus' filosofico del Peripato. Alla luce della bibliografia degll'ultimo secolo, spesso discordante, si cerca di ricostruire in una visione più ampia la funzione svolta da Aristotele e dalla riflessione naturalistica della sua scuola nel dibattito etico-culturale greco-latino del I secolo a. C. Particolare attenzione viene prestata al tessuto speculativo e letterario dell'Italia romana di questo periodo, significativamente ricco di scambi dialettici fra mondo ellenico e civiltà latina (si pensi a Filodemo, a Cicerone e al loro vasto 'milieu'), nonché alle dinamiche della circolazione libraria (fruizione diretta e indiretta di testi, ruolo delle biblioteche e del mercato librario e così via). In ultimo, si rilevano conseguentemente la vitalità e la 'attualità' della proposta didascalica lucreziana nel fitto intreccio di tale quadro storico-culturale.
Tutrone, F. (2006). Lucrezio e la biologia di Aristotele. Riflessioni sulla presenza dell'opera aristotelica nel 'De rerum natura' e nella cultura greco-latina del I secolo a.C. BOLLETTINO DELLA FONDAZIONE NAZIONALE "VITO FAZIO-ALLMAYER", 35(1-2), 65-104.
Lucrezio e la biologia di Aristotele. Riflessioni sulla presenza dell'opera aristotelica nel 'De rerum natura' e nella cultura greco-latina del I secolo a.C.
TUTRONE, Fabio
2006-01-01
Abstract
Dopo avere preliminarmente constatato l'importanza che il sapere biologico, e in particolare la biologia di tradizione aristotelico-peripatetica, rivestono nel pensiero scientifico lucreziano, si intraprende una ricerca specifica sulle forme e le modalità di contatto ipotizzabili fra l'autore del 'De rerum natura' e il 'corpus' filosofico del Peripato. Alla luce della bibliografia degll'ultimo secolo, spesso discordante, si cerca di ricostruire in una visione più ampia la funzione svolta da Aristotele e dalla riflessione naturalistica della sua scuola nel dibattito etico-culturale greco-latino del I secolo a. C. Particolare attenzione viene prestata al tessuto speculativo e letterario dell'Italia romana di questo periodo, significativamente ricco di scambi dialettici fra mondo ellenico e civiltà latina (si pensi a Filodemo, a Cicerone e al loro vasto 'milieu'), nonché alle dinamiche della circolazione libraria (fruizione diretta e indiretta di testi, ruolo delle biblioteche e del mercato librario e così via). In ultimo, si rilevano conseguentemente la vitalità e la 'attualità' della proposta didascalica lucreziana nel fitto intreccio di tale quadro storico-culturale.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Lucrezio_e_la_biologia_di_Aristotele_completo.pdf
Solo gestori archvio
Descrizione: Articolo principale
Dimensione
3.55 MB
Formato
Adobe PDF
|
3.55 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.