È il tempo a sancire e a governare da sempre il rapporto fra architettura e storia. È il tempo che evidenzia la capacità dell’architettura di essere tramandata ai posteri, di essere eredità e testimonianza, di divenire simbolo caratterizzante un determinato periodo storico. Oggi il concetto di durata trova nuove variabili ed è soggetto a giudizio: la necessità di dare risposte immediate, una modernità sempre più indirizzata al rapido consumo, le esigenze continuamente mutevoli, la disponibilità di nuovi materiali, di componenti e di sistemi costruttivi hanno reso più attuale la realizzazione di manufatti provvisori e mobili. Il progetto si appropria così del tempo e ne controlla il suo stato, divenendo strumento indispensabile per rispondere a realtà in continuo divenire e spesso soggette a trasformazioni violente e repentine, come quelle generate da calamità naturali e dagli esodi conseguenti a guerre o a traumi politici, dando vita a nuove forme e sistemi appartenenti a un’architettura che definiremo temporanea. L’architettura temporanea costituisce un settore di ricerca e di sperimentazione non solo legato al controllo dimensionale e costruttivo di spazi effimeri destinati all’emergenza o al piacere, ma anche un campo di sperimentazione di tecnologie innovative che, oltre a rispondere alle esigenze del recupero e all’impiego di materiali riciclati o poveri, mirano ad esaltarne le prestazioni intervenendo nella sfera della micro-materia e della micro-dimensione, con risposte efficienti, idonee e positive. It is time that governs the relationship between architecture and history. It is time that marks the potentiality of architecture to be handed down to posterity, and to become a symbol of an historical age. Today the concept of duration is being continually redefined: the need to provide prompt answers, the fast consumption, the mutable demands, the availability of new materials, new components and constructive systems, have more than before encouraged provisional and mobile architectural buildings. Project has control over time, becoming an essential tool for the rapidly changing reality, often violently and suddenly transformed (e.g. because of natural calamities or because of post-war or political exoduses). Thus new forms and building systems are produced, which we will call temporary architecture. Temporary architecture not only represents a way to research and experiment the dimension and construction of ephemeral spaces (for emergency or pleasure) but also innovative technologies which, besides satisfying recovery demands and the need to use recycled materials, aim at more efficient results by affecting the micro-material and the micro-dimension.

DE GIOVANNI, G. (2009). NANOTECNOLOGIE PER L'ARCHITETTURA TEMPORANEA. In A. Sposito (a cura di), Nanotech for architecture. Innovative technologies, techniques and nanostructured materials (pp. 101-116). Napoli : Luciano.

NANOTECNOLOGIE PER L'ARCHITETTURA TEMPORANEA

DE GIOVANNI, Giuseppe
2009-01-01

Abstract

È il tempo a sancire e a governare da sempre il rapporto fra architettura e storia. È il tempo che evidenzia la capacità dell’architettura di essere tramandata ai posteri, di essere eredità e testimonianza, di divenire simbolo caratterizzante un determinato periodo storico. Oggi il concetto di durata trova nuove variabili ed è soggetto a giudizio: la necessità di dare risposte immediate, una modernità sempre più indirizzata al rapido consumo, le esigenze continuamente mutevoli, la disponibilità di nuovi materiali, di componenti e di sistemi costruttivi hanno reso più attuale la realizzazione di manufatti provvisori e mobili. Il progetto si appropria così del tempo e ne controlla il suo stato, divenendo strumento indispensabile per rispondere a realtà in continuo divenire e spesso soggette a trasformazioni violente e repentine, come quelle generate da calamità naturali e dagli esodi conseguenti a guerre o a traumi politici, dando vita a nuove forme e sistemi appartenenti a un’architettura che definiremo temporanea. L’architettura temporanea costituisce un settore di ricerca e di sperimentazione non solo legato al controllo dimensionale e costruttivo di spazi effimeri destinati all’emergenza o al piacere, ma anche un campo di sperimentazione di tecnologie innovative che, oltre a rispondere alle esigenze del recupero e all’impiego di materiali riciclati o poveri, mirano ad esaltarne le prestazioni intervenendo nella sfera della micro-materia e della micro-dimensione, con risposte efficienti, idonee e positive. It is time that governs the relationship between architecture and history. It is time that marks the potentiality of architecture to be handed down to posterity, and to become a symbol of an historical age. Today the concept of duration is being continually redefined: the need to provide prompt answers, the fast consumption, the mutable demands, the availability of new materials, new components and constructive systems, have more than before encouraged provisional and mobile architectural buildings. Project has control over time, becoming an essential tool for the rapidly changing reality, often violently and suddenly transformed (e.g. because of natural calamities or because of post-war or political exoduses). Thus new forms and building systems are produced, which we will call temporary architecture. Temporary architecture not only represents a way to research and experiment the dimension and construction of ephemeral spaces (for emergency or pleasure) but also innovative technologies which, besides satisfying recovery demands and the need to use recycled materials, aim at more efficient results by affecting the micro-material and the micro-dimension.
2009
DE GIOVANNI, G. (2009). NANOTECNOLOGIE PER L'ARCHITETTURA TEMPORANEA. In A. Sposito (a cura di), Nanotech for architecture. Innovative technologies, techniques and nanostructured materials (pp. 101-116). Napoli : Luciano.
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