Nelle città contemporanee sempre più complesse e i cui confini diventano sempre più labili, il rafforzamento degli aspetti spazio-relazionali esistenti può divenire il fulcro su cui innestare nuove pratiche e politiche urbane con ricadute multiscalari. A partire dal riconoscimento del quartiere come dimensione di prossimità il presente contributo è una occasione per riflettere sui processi di gestione comunitaria per la riqualificazione urbana che provano a rispondere alle sempre più precarie condizioni di vita delle grandi città. Il caso analizzato, all’interno della neoistituita città metropolitana di Palermo, riguarda il quartiere di Danisinni, in cui depressione spaziale e depressione socio-economica sembrano richiamarsi e quasi presupporsi. Situato in un’area morfologicamente ribassata a nord-ovest delle mura antiche della città, il quartiere rappresenta oggi un sito decisivo per l’analisi e il ripensamento delle pratiche partecipative collaborative di trasformazione urbana. Attraverso una ricognizione in chiave critica dei processi di trasformazione che stanno riguardando il quartiere e grazie all’analisi delle articolate geometrie di potere che li sottintendono, il contributo si propone di riflettere sulle ricadute che la dimensione locale può avere sulle più generali politiche urbane e metropolitane.
Giubilaro, C., Lotta, F. (2019). Quartiere in transizione. Il caso di Danisinni (Palermo) tra marginalità socio-spaziale e rigenerazione di comunità. In Confini, movimenti, luoghi: politiche e progetti per città e territori in transizione (pp. 481-487). Roma-Milano : Planum Publisher.
Quartiere in transizione. Il caso di Danisinni (Palermo) tra marginalità socio-spaziale e rigenerazione di comunità
Giubilaro, Chiara
;Lotta, Francesca
2019-01-01
Abstract
Nelle città contemporanee sempre più complesse e i cui confini diventano sempre più labili, il rafforzamento degli aspetti spazio-relazionali esistenti può divenire il fulcro su cui innestare nuove pratiche e politiche urbane con ricadute multiscalari. A partire dal riconoscimento del quartiere come dimensione di prossimità il presente contributo è una occasione per riflettere sui processi di gestione comunitaria per la riqualificazione urbana che provano a rispondere alle sempre più precarie condizioni di vita delle grandi città. Il caso analizzato, all’interno della neoistituita città metropolitana di Palermo, riguarda il quartiere di Danisinni, in cui depressione spaziale e depressione socio-economica sembrano richiamarsi e quasi presupporsi. Situato in un’area morfologicamente ribassata a nord-ovest delle mura antiche della città, il quartiere rappresenta oggi un sito decisivo per l’analisi e il ripensamento delle pratiche partecipative collaborative di trasformazione urbana. Attraverso una ricognizione in chiave critica dei processi di trasformazione che stanno riguardando il quartiere e grazie all’analisi delle articolate geometrie di potere che li sottintendono, il contributo si propone di riflettere sulle ricadute che la dimensione locale può avere sulle più generali politiche urbane e metropolitane.File | Dimensione | Formato | |
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