Al Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Palermo, il Direttore – il professore Andrea Sciascia – ha proposto di sperimentare una didattica intensiva per i laboratori di progettazione architettonica di terzo anno a partire dall’anno accademico 2019 – 2020 (i laboratori sono condotti dai docenti Gianfranco Tuzzolino, Adriana Sarro e Luciana Macaluso). Il primo periodo di attività, di nove giorni, è stato dedicato al progetto di una piccola moschea (per circa trenta fedeli) nel centro storico di Palermo, a piazza Sant’Eligio. Il luogo è il palinsesto di numerose stratificazioni che si sono sovrapposte nel tempo divenendo da più o meno labili tracce, strutture solide. Nella scheda descrittiva del Piano Programma per il centro storico di Palermo, di Giancarlo De Carlo, Umberto Di Cristina, Giuseppe Samoná e Anna Maria Sciarra Borzì (1979-1982), l’ambito era stato efficacemente descritto come un «sistema spugnoso». Le parti spesso non aderiscono fra loro; restano discrepanze di varia natura, anche connesse a rotazioni e giaciture eccezionali. Sono evidenti lotti sventrati dai bombardamenti della seconda guerra mondiale mai ricostruiti e una serie di piazze comunicanti attraverso passaggi pedonali coperti e vicoli. Il progetto è l’occasione per ascoltare la lezione della storia del luogo, proiettarla nel presente, esplorando come l’architettura contemporanea possa colmare le distanze spaziali e temporali fra il patrimonio storico, il contesto e gli abitanti. Lo svelamento dei principi architettonici e urbani riconosciuti e la loro narrazione spaziale, infatti, contribuiscono a estendere ai comuni cittadini, di diverse culture e provenienze, una consapevolezza del valore del patrimonio storico che, nel caso dei ruderi, è soprattutto posseduta per via indiretta (dalle fonti archivistiche, bibliografiche, di studio) esclusivamente da esperti di restauro o di settori affini.
MACALUSO, L. (2019). Stratificazioni e progetto nel centro storico di Palermo. Una esperienza didattica in fieri. In A. Calderoni, B. Di Palma, A. Nitti, G. Oliva (a cura di), Architettura come intersezione di saperi. Per una nozione rinnovata di Patrimonio (pp. 828-833).
Stratificazioni e progetto nel centro storico di Palermo. Una esperienza didattica in fieri
MACALUSO, Luciana
2019-01-01
Abstract
Al Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Palermo, il Direttore – il professore Andrea Sciascia – ha proposto di sperimentare una didattica intensiva per i laboratori di progettazione architettonica di terzo anno a partire dall’anno accademico 2019 – 2020 (i laboratori sono condotti dai docenti Gianfranco Tuzzolino, Adriana Sarro e Luciana Macaluso). Il primo periodo di attività, di nove giorni, è stato dedicato al progetto di una piccola moschea (per circa trenta fedeli) nel centro storico di Palermo, a piazza Sant’Eligio. Il luogo è il palinsesto di numerose stratificazioni che si sono sovrapposte nel tempo divenendo da più o meno labili tracce, strutture solide. Nella scheda descrittiva del Piano Programma per il centro storico di Palermo, di Giancarlo De Carlo, Umberto Di Cristina, Giuseppe Samoná e Anna Maria Sciarra Borzì (1979-1982), l’ambito era stato efficacemente descritto come un «sistema spugnoso». Le parti spesso non aderiscono fra loro; restano discrepanze di varia natura, anche connesse a rotazioni e giaciture eccezionali. Sono evidenti lotti sventrati dai bombardamenti della seconda guerra mondiale mai ricostruiti e una serie di piazze comunicanti attraverso passaggi pedonali coperti e vicoli. Il progetto è l’occasione per ascoltare la lezione della storia del luogo, proiettarla nel presente, esplorando come l’architettura contemporanea possa colmare le distanze spaziali e temporali fra il patrimonio storico, il contesto e gli abitanti. Lo svelamento dei principi architettonici e urbani riconosciuti e la loro narrazione spaziale, infatti, contribuiscono a estendere ai comuni cittadini, di diverse culture e provenienze, una consapevolezza del valore del patrimonio storico che, nel caso dei ruderi, è soprattutto posseduta per via indiretta (dalle fonti archivistiche, bibliografiche, di studio) esclusivamente da esperti di restauro o di settori affini.File | Dimensione | Formato | |
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