Obiettivo: determinare l’incidenza, l’indicazione e l’associazione con il parto cesareo dell’isterectomia peripartum (I.P.), la morbilità e la mortalità materna e neonatale. Materiale e metodo: sono stati esaminati tutti i casi di isterectomia peripartum osservati presso l’U.O. di Ostetricia e Ginecologia dell’A.O.S. S. Antonio Abate di Trapani dall’1/01/2001 al 31/05/2006. Risultati: sono stati eseguiti 13 interventi di I.P. pari al 2,26‰ parti di cui 46,1% come isterectomia totale, e 53,9% come isterectomia subtotale. Il 69,2% degli interventi praticati e stato eseguito in condizioni d’emergenza mentre il30,8% e stato programmato. Le indicazioni sono state: placenta previa acereta (38,4%), placenta acereta n.i. (7,6%), metrorragia da distacco intempestivo di placenta, HelIp sindrome e CID (38,3%), atonia uterina resistente a terapia medica (15,5%) e rottura d’utero (7,6%). Otto pazienti (61,6%) erano precesarizzate. In 12 pazienti (92,4%) l’intervento è stato eseguito durante o subito dopo parto cesareo. E stata osservata una morte materna per embolia polmonare mentre, per quanto riguarda la morbilità, il 38,4 % delle pazienti e stato trasferito in terapia intensiva, una paziente e stata sottoposta a 4 laparotomie successive. Non si è avuto alcun caso di mortalità neonatale. Conclusioni: la placenta previa acereta è la più comune indicazione all’intervento di isterectomia peripartum; essa è proporzionalmente associata con il numero di pregressi parti cesarei che predispongono la cavità uterina ad inserzioni più basse e profonde.
Lo Dico, G., Fasullo, P., Bagarella, D., Barreca, P.V., Lucido, A.M. (2006). L'Isterectomia peripartum: la nostra esperienza. GIORNALE ITALIANO DI OSTETRICIA E GINECOLOGIA, 2006-12, 535-538.
L'Isterectomia peripartum: la nostra esperienza
LO DICO, Giuseppe;
2006-01-01
Abstract
Obiettivo: determinare l’incidenza, l’indicazione e l’associazione con il parto cesareo dell’isterectomia peripartum (I.P.), la morbilità e la mortalità materna e neonatale. Materiale e metodo: sono stati esaminati tutti i casi di isterectomia peripartum osservati presso l’U.O. di Ostetricia e Ginecologia dell’A.O.S. S. Antonio Abate di Trapani dall’1/01/2001 al 31/05/2006. Risultati: sono stati eseguiti 13 interventi di I.P. pari al 2,26‰ parti di cui 46,1% come isterectomia totale, e 53,9% come isterectomia subtotale. Il 69,2% degli interventi praticati e stato eseguito in condizioni d’emergenza mentre il30,8% e stato programmato. Le indicazioni sono state: placenta previa acereta (38,4%), placenta acereta n.i. (7,6%), metrorragia da distacco intempestivo di placenta, HelIp sindrome e CID (38,3%), atonia uterina resistente a terapia medica (15,5%) e rottura d’utero (7,6%). Otto pazienti (61,6%) erano precesarizzate. In 12 pazienti (92,4%) l’intervento è stato eseguito durante o subito dopo parto cesareo. E stata osservata una morte materna per embolia polmonare mentre, per quanto riguarda la morbilità, il 38,4 % delle pazienti e stato trasferito in terapia intensiva, una paziente e stata sottoposta a 4 laparotomie successive. Non si è avuto alcun caso di mortalità neonatale. Conclusioni: la placenta previa acereta è la più comune indicazione all’intervento di isterectomia peripartum; essa è proporzionalmente associata con il numero di pregressi parti cesarei che predispongono la cavità uterina ad inserzioni più basse e profonde.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.