Il cane procione, Nyctereutes procyonoides (Gray, 1834), è un canide di piccola taglia originario dell’Asia orientale e Giappone, diffusosi anche in Europa centro-orientale in seguito a introduzioni. La tassonomia di questo canide e le sue affinità filogenetiche rispetto ad altri membri della stessa famiglia sono state una fonte di dibattito scientifico. Ad esempio, recenti analisi cromosomiche suggeriscono la possibilità di separare le popolazioni del Giappone da quelle del continente in una specie diversa, N. viverrinus. Inoltre, sebbene filogenesi morfologiche basate su campioni attuali indicavano possibili relazioni tra Nyctereutes ed alcuni canidi sudamericani, p.e. Cerdocyon Hamilton-Smith, 1839, analisi filogenetiche molecolari supportano l’inclusione del cane procione all’interno della tribù Vulpini, insieme ai generi Otocyon e Vulpes. Dal punto di vista paleontologico, la limitata diversità specifica e l’espansione areale odierna non trovano riscontro nel record fossile del genere, che di fatto testimonia una considerevole abbondanza di specie Plio-Pleistoceniche presenti in tutta l’Eurasia e in Africa. La presente ricerca riporta la prima analisi di massima parsimonia condotta su specie attuali e fossili del genere Nyctereutes basata su un dataset composto da 115 caratteri craniali, dentognatici, cerebrali e postcraniali selezionati ad hoc ed analizzati con il software freeware TNT v. 1.5. L’albero di consenso stretto ottenuto da tale analisi, ben supportato come dimostrano test con metodologie di bootstrap e decay (Bremer) index, mostra la presenza di due cladi: il primo composto da due specie africane, Nyctereutes lockwoodi Geraads et al., 2010 e Nyctereutes terblanchei (Broom, 1948), e un secondo dal problematico taxon da Laetoli, Nyctereutes barryi Werdelin & Dehgani, 2011, Nyctereutes abdeslami Geraads, 1997 dal Marocco e dalle specie fossili eurasiatiche. Da un lato, il pattern risultante conferma parzialmente alcune ipotesi precedenti, tuttavia, allo stesso tempo, l’albero di consenso stretto mostra numerosi rapporti filogenetici inattesi rivelando possibili relazioni sottovalutate e/o non considerate finora. Una delle principali implicazioni derivanti dall’analisi riguarda lo sviluppo di due modelli alternativi di dispersione degli antenati del genere dal Nord America (luogo di origine dei Caninae) nel Vecchio Mondo. Infine, l’analisi rivela la peculiarità del Nyctereutes di Çalta (Turchia), che risulta piuttosto derivato ed affine a N. megamastoides nonostante provenga da un contesto cronologico relativamente antico per il genere (Pliocene inferiore, ca. 4.0 Ma).
Bartolini Lucenti S., B.A. (2019). Prima filogenesi del genere Nyctereutes (Canidae, Carnivora): conferme e implicazioni. In Paleodays 2019, parte 1- Volume dei riassunti (pp. 6-7).
Prima filogenesi del genere Nyctereutes (Canidae, Carnivora): conferme e implicazioni
Borrani A.;
2019-01-01
Abstract
Il cane procione, Nyctereutes procyonoides (Gray, 1834), è un canide di piccola taglia originario dell’Asia orientale e Giappone, diffusosi anche in Europa centro-orientale in seguito a introduzioni. La tassonomia di questo canide e le sue affinità filogenetiche rispetto ad altri membri della stessa famiglia sono state una fonte di dibattito scientifico. Ad esempio, recenti analisi cromosomiche suggeriscono la possibilità di separare le popolazioni del Giappone da quelle del continente in una specie diversa, N. viverrinus. Inoltre, sebbene filogenesi morfologiche basate su campioni attuali indicavano possibili relazioni tra Nyctereutes ed alcuni canidi sudamericani, p.e. Cerdocyon Hamilton-Smith, 1839, analisi filogenetiche molecolari supportano l’inclusione del cane procione all’interno della tribù Vulpini, insieme ai generi Otocyon e Vulpes. Dal punto di vista paleontologico, la limitata diversità specifica e l’espansione areale odierna non trovano riscontro nel record fossile del genere, che di fatto testimonia una considerevole abbondanza di specie Plio-Pleistoceniche presenti in tutta l’Eurasia e in Africa. La presente ricerca riporta la prima analisi di massima parsimonia condotta su specie attuali e fossili del genere Nyctereutes basata su un dataset composto da 115 caratteri craniali, dentognatici, cerebrali e postcraniali selezionati ad hoc ed analizzati con il software freeware TNT v. 1.5. L’albero di consenso stretto ottenuto da tale analisi, ben supportato come dimostrano test con metodologie di bootstrap e decay (Bremer) index, mostra la presenza di due cladi: il primo composto da due specie africane, Nyctereutes lockwoodi Geraads et al., 2010 e Nyctereutes terblanchei (Broom, 1948), e un secondo dal problematico taxon da Laetoli, Nyctereutes barryi Werdelin & Dehgani, 2011, Nyctereutes abdeslami Geraads, 1997 dal Marocco e dalle specie fossili eurasiatiche. Da un lato, il pattern risultante conferma parzialmente alcune ipotesi precedenti, tuttavia, allo stesso tempo, l’albero di consenso stretto mostra numerosi rapporti filogenetici inattesi rivelando possibili relazioni sottovalutate e/o non considerate finora. Una delle principali implicazioni derivanti dall’analisi riguarda lo sviluppo di due modelli alternativi di dispersione degli antenati del genere dal Nord America (luogo di origine dei Caninae) nel Vecchio Mondo. Infine, l’analisi rivela la peculiarità del Nyctereutes di Çalta (Turchia), che risulta piuttosto derivato ed affine a N. megamastoides nonostante provenga da un contesto cronologico relativamente antico per il genere (Pliocene inferiore, ca. 4.0 Ma).File | Dimensione | Formato | |
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