Intento del saggio è quello di esplorare un versante poco noto della fortuna critica dantesca, ossia le illustrazioni della Commedia realizzate - fra il 1587 e il 1588 - dal pittore fiammingo, naturalizzato toscano, Giovanni Stradano. In parti-colare, la trasposizione figurativa dell’Inferno proposta dall’artista manierista – un universo di presenze demoniache fissate nella loro tragica solennità, o di turbe diaboliche ritratte nel convulso andirivieni e nell’atroce deformità, su uno sfondo orrendamente desolato – assume una duplice funzione: non soltanto ribadisce l’iconicità del testo dantesco, debitore verso una lunga tradizione iconografica e insieme ispiratore di ulteriori narrazioni visive, ma costituisce un va-lido esempio dell’interpretazione tardocinquecentesca del poema - e in special modo dell’esegesi dantesca in seno all’Accademia Fiorentina - traducendone la polifonia stilistica in un continuum di immagini dal vibrante realismo e dall’inesausta potenza visionaria.
SPALANCA LAVINIA (2017). Imago diaboli. Diavoli e demòni da Dante a Stradano. DANTE, XIV, 31-43 [10.19272/201705401003].
Data di pubblicazione: | 2017 | |
Titolo: | Imago diaboli. Diavoli e demòni da Dante a Stradano | |
Autori: | ||
Citazione: | SPALANCA LAVINIA (2017). Imago diaboli. Diavoli e demòni da Dante a Stradano. DANTE, XIV, 31-43 [10.19272/201705401003]. | |
Rivista: | ||
Digital Object Identifier (DOI): | http://dx.doi.org/10.19272/201705401003 | |
Abstract: | Intento del saggio è quello di esplorare un versante poco noto della fortuna critica dantesca, ossia le illustrazioni della Commedia realizzate - fra il 1587 e il 1588 - dal pittore fiammingo, naturalizzato toscano, Giovanni Stradano. In parti-colare, la trasposizione figurativa dell’Inferno proposta dall’artista manierista – un universo di presenze demoniache fissate nella loro tragica solennità, o di turbe diaboliche ritratte nel convulso andirivieni e nell’atroce deformità, su uno sfondo orrendamente desolato – assume una duplice funzione: non soltanto ribadisce l’iconicità del testo dantesco, debitore verso una lunga tradizione iconografica e insieme ispiratore di ulteriori narrazioni visive, ma costituisce un va-lido esempio dell’interpretazione tardocinquecentesca del poema - e in special modo dell’esegesi dantesca in seno all’Accademia Fiorentina - traducendone la polifonia stilistica in un continuum di immagini dal vibrante realismo e dall’inesausta potenza visionaria. | |
Settore Scientifico Disciplinare: | Settore L-FIL-LET/10 - Letteratura Italiana | |
Appare nelle tipologie: | 1.01 Articolo in rivista |
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