A partire da Victor Hugo le nuove generazioni di scrittori europei si sono confrontate con la grande eredità di Cesare Beccaria. L'articolo propone il confronto fra l'opera "Dei delitti e delle pene" dell'illuminista lombardo e un racconto poco noto di Victor Hugo, "L'ultimo giorno di un condannato a morte". Nella nuova coscienza romantica ad essere postulata è la frattura insanabile fra l'individuo e la società; l'oggetto della rappresentazione non è più l'insieme dei delitti e delle pene, bensì l'orrore angoscioso dell'io. L'analisi della problematica è affrontata pertanto secondo un'ottica comparatistica.
spalanca lavinia (2008). Riflessioni sulla pena di morte, da Cesare Beccaria a Victor Hugo. SINCRONIE, 12(23), 95-102.
Riflessioni sulla pena di morte, da Cesare Beccaria a Victor Hugo
spalanca lavinia
Writing – Original Draft Preparation
2008-01-01
Abstract
A partire da Victor Hugo le nuove generazioni di scrittori europei si sono confrontate con la grande eredità di Cesare Beccaria. L'articolo propone il confronto fra l'opera "Dei delitti e delle pene" dell'illuminista lombardo e un racconto poco noto di Victor Hugo, "L'ultimo giorno di un condannato a morte". Nella nuova coscienza romantica ad essere postulata è la frattura insanabile fra l'individuo e la società; l'oggetto della rappresentazione non è più l'insieme dei delitti e delle pene, bensì l'orrore angoscioso dell'io. L'analisi della problematica è affrontata pertanto secondo un'ottica comparatistica.File | Dimensione | Formato | |
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