Tanti e diversi sono stati i modi in cui alla fine del XVIII secolo il complesso sistema architettura-città-paesaggio della Sicilia è stato reppresentato e declinato, talvolta anche in modi assai differenti da parte dello stesso artista: in tal senso Jean Houël, rappresenta un caso esemplare di "pittore/architetto" estrememente talentuoso, un personaggio nodale nel contesto di quegli anni, attorno a cui ruotano molti dei viaggiatori che si muovono per l'isola sulle tracce delle vestigia antiche. Houël arriva in Sicilia una prima volta nel 1770, per tornarvi poi nel 1776, fermandosi per ben quattro anni: ciò gli permetterà di muoversi a lungo per l'isola ed eseguire moltissimi disegni, rilievi, schizzi, guaches, che gli consentiranno poi di preparare le incisioni per i quattro volumi del suo Voyage pittoresque des isles de Sicile, pubblicato a Parigi fra il 1782 e il 1787. Non si tratta, in questo caso, soltanto dell'abilità di utilizzare diverse tecniche di rappresentazione, ma piuttosto dell'esigenza di rappresentare il patrimonio architettonico e naturale dell'isola mediante registri diversi: «tutto il suo resoconto è costituito da una felice alternaza tra visione pittoresca e attenzione archeologica. L'approccio di Houël è perciò consapevolmente "tant géometral que pittoresque", e d'altronde non si spiegherebbe altrimenti il gran numero di tavole squisitamente architettoniche, quando non addirittura "tecniche"» (M.Cometa).

Di Fede, M. (2017). La Sicilia di Jean Houël: città, architetture, paesaggio. In G. Belli, F. Capano, M.I. Pascariello (a cura di), La città, il viaggio, il turismo : percezione, produzione e trasformazione/ The City, the Travel, the Tourism : Perception, Production and Processing (pp. 481-486). NAPOLI : CIRICE - Centro Interdipartimentale di Ricerca sull’Iconografia della Città Europea Università degli Studi di Napoli Federico II.

La Sicilia di Jean Houël: città, architetture, paesaggio

Di Fede, Maria Sofia
2017-01-01

Abstract

Tanti e diversi sono stati i modi in cui alla fine del XVIII secolo il complesso sistema architettura-città-paesaggio della Sicilia è stato reppresentato e declinato, talvolta anche in modi assai differenti da parte dello stesso artista: in tal senso Jean Houël, rappresenta un caso esemplare di "pittore/architetto" estrememente talentuoso, un personaggio nodale nel contesto di quegli anni, attorno a cui ruotano molti dei viaggiatori che si muovono per l'isola sulle tracce delle vestigia antiche. Houël arriva in Sicilia una prima volta nel 1770, per tornarvi poi nel 1776, fermandosi per ben quattro anni: ciò gli permetterà di muoversi a lungo per l'isola ed eseguire moltissimi disegni, rilievi, schizzi, guaches, che gli consentiranno poi di preparare le incisioni per i quattro volumi del suo Voyage pittoresque des isles de Sicile, pubblicato a Parigi fra il 1782 e il 1787. Non si tratta, in questo caso, soltanto dell'abilità di utilizzare diverse tecniche di rappresentazione, ma piuttosto dell'esigenza di rappresentare il patrimonio architettonico e naturale dell'isola mediante registri diversi: «tutto il suo resoconto è costituito da una felice alternaza tra visione pittoresca e attenzione archeologica. L'approccio di Houël è perciò consapevolmente "tant géometral que pittoresque", e d'altronde non si spiegherebbe altrimenti il gran numero di tavole squisitamente architettoniche, quando non addirittura "tecniche"» (M.Cometa).
2017
Settore ICAR/18 - Storia Dell'Architettura
978-88-99930-02-8
Di Fede, M. (2017). La Sicilia di Jean Houël: città, architetture, paesaggio. In G. Belli, F. Capano, M.I. Pascariello (a cura di), La città, il viaggio, il turismo : percezione, produzione e trasformazione/ The City, the Travel, the Tourism : Perception, Production and Processing (pp. 481-486). NAPOLI : CIRICE - Centro Interdipartimentale di Ricerca sull’Iconografia della Città Europea Università degli Studi di Napoli Federico II.
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