Si illustra un caso di studio riguardante il consolidamento di un sistema costituito da un pendio e da un viadotto su di esso insistente, che è stato interessato da una frana. Il viadotto autostradale a due corsie è stato costruito su un pendio poco acclive, che all’atto della costruzione (42 anni orsono) non manifestava segni di instabilità. Nel 2010 si è verificata una frana che ha danneggiato i pali di fondazione di alcune pile. La realizzazione di un tratto autostradale alternativo è stata ritenuta impraticabile per motivi logistici ed economici; è stata scelta invece la soluzione di stabilizzare il pendio e di riparare il viadotto. Per mancanza di valide strade alternative, sono stati progettati interventi correttivi che sono stati realizzati mantenendo in esercizio l’autostrada. Questa soluzione è stata possibile in quanto il movimento franoso era lento e regolare. Il sistema pendio-viadotto è stato stabilizzato migliorando in primo luogo le condizioni di appoggio delle travi dell’impalcato, successivamente rinforzando le fondazioni danneggiate, e infine la stabilizzazione del pendio mediante la riduzione permanente delle pressioni interstiziali attuata per mezzo di un sistema di drenaggi sub-orizzontali realizzati dall’interno di pozzi di grande diametro. I lavori di stabilizzazione del sistema sono stati eseguiti con successo e sono risultati efficaci. Il monitoraggio continuo indica che nei tre anni successivi al completamento degli interventi non si sono verificati spostamenti del viadotto degni di nota.
Valore, C., Ziccarelli, M. (2017). Interventi di consolidamento di un Sistema pendio-viadotto interessato da una frana. In LA GEOTECNICA NELLA CONSERVAZIONE E TUTELA DEL PATRIMONIO COSTRUITO (pp. 961-973). ROMA : ASSOCIAZIONE GEOTECNICA ITALIANA.
Interventi di consolidamento di un Sistema pendio-viadotto interessato da una frana
Valore C.;Ziccarelli M.
2017-01-01
Abstract
Si illustra un caso di studio riguardante il consolidamento di un sistema costituito da un pendio e da un viadotto su di esso insistente, che è stato interessato da una frana. Il viadotto autostradale a due corsie è stato costruito su un pendio poco acclive, che all’atto della costruzione (42 anni orsono) non manifestava segni di instabilità. Nel 2010 si è verificata una frana che ha danneggiato i pali di fondazione di alcune pile. La realizzazione di un tratto autostradale alternativo è stata ritenuta impraticabile per motivi logistici ed economici; è stata scelta invece la soluzione di stabilizzare il pendio e di riparare il viadotto. Per mancanza di valide strade alternative, sono stati progettati interventi correttivi che sono stati realizzati mantenendo in esercizio l’autostrada. Questa soluzione è stata possibile in quanto il movimento franoso era lento e regolare. Il sistema pendio-viadotto è stato stabilizzato migliorando in primo luogo le condizioni di appoggio delle travi dell’impalcato, successivamente rinforzando le fondazioni danneggiate, e infine la stabilizzazione del pendio mediante la riduzione permanente delle pressioni interstiziali attuata per mezzo di un sistema di drenaggi sub-orizzontali realizzati dall’interno di pozzi di grande diametro. I lavori di stabilizzazione del sistema sono stati eseguiti con successo e sono risultati efficaci. Il monitoraggio continuo indica che nei tre anni successivi al completamento degli interventi non si sono verificati spostamenti del viadotto degni di nota.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Interventi Consolidamento Sistema pendio-viadotto Roma giugno 17.pdf
Solo gestori archvio
Descrizione: Articolo principale
Tipologia:
Versione Editoriale
Dimensione
2.7 MB
Formato
Adobe PDF
|
2.7 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.