La malnutrizione è un problema di rilevante importanza nell’anziano. Numerosi studi hanno dimostrato che la prevalenza della malnutrizione è compresa tra il 20 e il 60% nei pazienti anziani al momento dell’ammissione in un reparto ospedaliero e tra il 30 e il 50% nei pazienti che accedono alle nursing-home; alcuni studi hanno stimato un dato di prevalenza di malnutrizione pari all’85% nei pazienti anziani confinati in casa, ospedalizzati o istituzionalizzati. Nell’anziano lo stato di nutrizione influenza notevolmente l’evoluzione del quadro clinico e condiziona l’esito dei trattamenti e dei programmi di riabilitazione. Il cambiamento più frequente delle abitudini alimentari dell’anziano è rappresentato dall’anoressia: patologie a carico del cavo orale e dei denti, disordini della masticazione e della deglutizione, declino cognitivo, depressione del tono dell’umore, alterazione dei neurotrasmettitori che agiscono sul centro della fame e della sete a livello del sistema nervoso centrale, polipatologia, polifarmacoterapia possono esserne la causa. Si realizza un processo a cascata che conduce alla mal-nutrizione e alla fragilità. Descriviamo il caso clinico di un paziente di sesso maschile, di 89 anni, giunto alla nostra osservazione per grave stato di malnutrizione con cachessia e sindrome da immobilizzazione.
Cassataro, G., Rubino, K., Dominguez, L., Barbagallo, M. (2016). MALNUTRIZIONE E FRAGILITÀ NELL’ANZIANO: UN CASO COMPLESSO DI MULTIMORBILITÀ E COMORBILITÀ. In ATTI DEL 61° CONGRESSO NAZIONALE DELLA SOCIETA' ITALIANA DI GERONTOLOGIA E GERIATRIA (pp. 269-270). PISA.
MALNUTRIZIONE E FRAGILITÀ NELL’ANZIANO: UN CASO COMPLESSO DI MULTIMORBILITÀ E COMORBILITÀ
Cassataro GPrimo
;Rubino K;Dominguez LJ;Barbagallo M.Ultimo
2016-01-01
Abstract
La malnutrizione è un problema di rilevante importanza nell’anziano. Numerosi studi hanno dimostrato che la prevalenza della malnutrizione è compresa tra il 20 e il 60% nei pazienti anziani al momento dell’ammissione in un reparto ospedaliero e tra il 30 e il 50% nei pazienti che accedono alle nursing-home; alcuni studi hanno stimato un dato di prevalenza di malnutrizione pari all’85% nei pazienti anziani confinati in casa, ospedalizzati o istituzionalizzati. Nell’anziano lo stato di nutrizione influenza notevolmente l’evoluzione del quadro clinico e condiziona l’esito dei trattamenti e dei programmi di riabilitazione. Il cambiamento più frequente delle abitudini alimentari dell’anziano è rappresentato dall’anoressia: patologie a carico del cavo orale e dei denti, disordini della masticazione e della deglutizione, declino cognitivo, depressione del tono dell’umore, alterazione dei neurotrasmettitori che agiscono sul centro della fame e della sete a livello del sistema nervoso centrale, polipatologia, polifarmacoterapia possono esserne la causa. Si realizza un processo a cascata che conduce alla mal-nutrizione e alla fragilità. Descriviamo il caso clinico di un paziente di sesso maschile, di 89 anni, giunto alla nostra osservazione per grave stato di malnutrizione con cachessia e sindrome da immobilizzazione.File | Dimensione | Formato | |
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