La prevenzione delle fratture da fragilità nelle persone anziane è diventata una priorità dovuta al rilevante impatto sanitario, finanziario e sociale che comportano. Le strategie più appropriate per fare fronte a questo importante problema di salute pubblica sono ancora materia di discussione. Negli ultimi anni l’approccio tradizionale centrato quasi univocamente sulle terapie farmacologiche e sulla valutazione della densità minerale ossea (DMO) è cambiato alla luce del riconoscimento del ruolo di altri fattori di rischio per le fratture da fragilità che sono indipendenti della DMO e che possono essere di maggior rilievo in popolazioni anziane, nelle quali si verificano tre quarti di tutte le fratture da fragilità vertebrali e più di tre quarti delle fratture femorali. Tra i più importanti fattori DMO-indipendenti ricordiamo tra gli altri: a) il rischio di cadute, b) la sarcopenia, c) le alterazioni della mobilità e d) la perdita di peso. Il rapporto costo-efficacia di un approccio farmacologico per il trattamento dell’osteoporosi è in discussione. Alcuni farmaci hanno dimostrato una accertata efficacia nel ridurre il rischio di fratture in soggetti osteoporotici con T-score inferiore a -2.5 DS e fratture prevalenti, anche se i trials che hanno dimostrato tale efficacia non includevano solo persone anziane e spesso escludevano gli anziani più fragili. Nel Aprile 2016, l’ “Interest Group on Falls and Fracture Prevention” della “European Union Geriatric Medicine Society (EUGMS)” insieme all'International Association of Gerontology and Geriatrics-European Region (IAGG-ER), all'Unione Europea dei Medici Specialisti (EUMS), all'International Osteoporosis Foundation, all’European Society for Clinical and Economic Aspects of Osteoporosis and Osteoarthritis, hanno pubblicato uno statement che delinea la loro opinione sui punti principali nel (del?) dibattito in corso in relazione alla prevenzione primaria e secondaria delle cadute, alla diagnosi e il (al?) trattamento della fragilità ossea, e all’implementazione di servizi multidisciplinari (“Liasson Services”) per la prevenzione delle cadute e delle fratture nelle persone anziane. Questo statement sostiene una strategia globale e suggerisce: 1) una migliore informazione sia per le persone anziane che per gli operatori sanitari per quanto riguarda lo stile di vita generale e misure mediche per ottimizzare la salute ossea e la prevenzione delle cadute; 2) un miglioramento delle conoscenze su screening e un’ottimizzazione della gestione delle persone anziane con fragilità ossea o ad alto rischio di cadere sia nelle cure primarie che nelle istituzioni; e 3) una forte collaborazione tra i “Fracture Liasson Services”, i reparti di medicina geriatrica (Liasson Services di cadute e fratture) e le cure primarie. I decisori politici dovranno svolgere un ruolo importante nello sviluppo di programmi comunitari e istituzionali sulla prevenzione delle cadute, nello stabilire i “Liasson Services” di cadute e fratture e nel sviluppare percorsi adeguati per la prevenzione delle fratture che includano sia la valutazione che la gestione delle persone anziane che cadono frequentemente e l’ottimizzazione della gestione medica nelle persone con fragilità ossea.

Barbagallo, M., Dominguez, L. (2016). LA PREVENZIONE DELLE FRATTURE: THE EUROPEAN UNION GERIATRIC MEDICINE SOCIETY (EUGMS) STATEMENT. In ATTI 61o CONGRESSO NAZIONALE DELLA SOCIETA' ITALIANA DI GERONTOLOGIA E GERIATRIA (pp. 12-13). PISA : PACINI EDITORI.

LA PREVENZIONE DELLE FRATTURE: THE EUROPEAN UNION GERIATRIC MEDICINE SOCIETY (EUGMS) STATEMENT

Barbagallo M
Primo
;
Dominguez LJ
Ultimo
2016-01-01

Abstract

La prevenzione delle fratture da fragilità nelle persone anziane è diventata una priorità dovuta al rilevante impatto sanitario, finanziario e sociale che comportano. Le strategie più appropriate per fare fronte a questo importante problema di salute pubblica sono ancora materia di discussione. Negli ultimi anni l’approccio tradizionale centrato quasi univocamente sulle terapie farmacologiche e sulla valutazione della densità minerale ossea (DMO) è cambiato alla luce del riconoscimento del ruolo di altri fattori di rischio per le fratture da fragilità che sono indipendenti della DMO e che possono essere di maggior rilievo in popolazioni anziane, nelle quali si verificano tre quarti di tutte le fratture da fragilità vertebrali e più di tre quarti delle fratture femorali. Tra i più importanti fattori DMO-indipendenti ricordiamo tra gli altri: a) il rischio di cadute, b) la sarcopenia, c) le alterazioni della mobilità e d) la perdita di peso. Il rapporto costo-efficacia di un approccio farmacologico per il trattamento dell’osteoporosi è in discussione. Alcuni farmaci hanno dimostrato una accertata efficacia nel ridurre il rischio di fratture in soggetti osteoporotici con T-score inferiore a -2.5 DS e fratture prevalenti, anche se i trials che hanno dimostrato tale efficacia non includevano solo persone anziane e spesso escludevano gli anziani più fragili. Nel Aprile 2016, l’ “Interest Group on Falls and Fracture Prevention” della “European Union Geriatric Medicine Society (EUGMS)” insieme all'International Association of Gerontology and Geriatrics-European Region (IAGG-ER), all'Unione Europea dei Medici Specialisti (EUMS), all'International Osteoporosis Foundation, all’European Society for Clinical and Economic Aspects of Osteoporosis and Osteoarthritis, hanno pubblicato uno statement che delinea la loro opinione sui punti principali nel (del?) dibattito in corso in relazione alla prevenzione primaria e secondaria delle cadute, alla diagnosi e il (al?) trattamento della fragilità ossea, e all’implementazione di servizi multidisciplinari (“Liasson Services”) per la prevenzione delle cadute e delle fratture nelle persone anziane. Questo statement sostiene una strategia globale e suggerisce: 1) una migliore informazione sia per le persone anziane che per gli operatori sanitari per quanto riguarda lo stile di vita generale e misure mediche per ottimizzare la salute ossea e la prevenzione delle cadute; 2) un miglioramento delle conoscenze su screening e un’ottimizzazione della gestione delle persone anziane con fragilità ossea o ad alto rischio di cadere sia nelle cure primarie che nelle istituzioni; e 3) una forte collaborazione tra i “Fracture Liasson Services”, i reparti di medicina geriatrica (Liasson Services di cadute e fratture) e le cure primarie. I decisori politici dovranno svolgere un ruolo importante nello sviluppo di programmi comunitari e istituzionali sulla prevenzione delle cadute, nello stabilire i “Liasson Services” di cadute e fratture e nel sviluppare percorsi adeguati per la prevenzione delle fratture che includano sia la valutazione che la gestione delle persone anziane che cadono frequentemente e l’ottimizzazione della gestione medica nelle persone con fragilità ossea.
2016
fratture, fragilità, cadute, sarcopenia
Barbagallo, M., Dominguez, L. (2016). LA PREVENZIONE DELLE FRATTURE: THE EUROPEAN UNION GERIATRIC MEDICINE SOCIETY (EUGMS) STATEMENT. In ATTI 61o CONGRESSO NAZIONALE DELLA SOCIETA' ITALIANA DI GERONTOLOGIA E GERIATRIA (pp. 12-13). PISA : PACINI EDITORI.
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