L’ipocalcemia post-operatoria è la più frequente tra le complicanze della chirurgia tiroidea. Si manifesta in un’elevata percentuale di pazienti nel periodo post-operatorio immediato come ipoparatiroidismo transito-rio, e rimane in modo permanente soltanto nei pazienti che hanno subito una paratiroidectomia accidentale durante la tiroidectomia conformando un quadro di vero ipoparatiroidismo. Nella forma definitiva raggiunge un’incidenza compresa tra 0,2 e 32% a seconda del-le casistiche. Il rischio di sviluppare ipocalcemia post-operatoria dipende principalmente dall’indicazione chirurgica (i.e., rischio superiore per malattia di Graves, inferiore in caso di carcinoma tiroideo e di gozzo nodulare) e dalla estensione chirurgica (i.e., inferiore per tiroidectomia totale, superiore per svuotamento linfatico del compartimento centrale e del compartimento laterale). L’approccio terapeutico può essere preventivo, predittivo o reattivo. Quest’ultimo, è il più diffuso e prevede l’intervento solo al manifestarsi della prima ipocalcemia significativa. Il trattamento convenzionale si basa sulla somministrazione di calcio gluconato per via venosa nei casi severi e di somministrazione orale di calcitriolo e di calcio per via orale in casi meno severi e come mantenimento nel post-operatorio tardivo. I diuretici tiazidici, aumentando il riassorbimento renale di calcio, possono essere presi in considerazione come adiuvanti. In quei casi rari dove, nonostante la terapia descritta, continuano a manifestarsi gravi episodi di ipocalcemia ed ipomagnesemia, è disponibile il frammento 1-34 dell’or-mone umano paratiroideo denominato teriparatide, inserito nell’elenco dei medicinali erogabili a totale cari-co del SSN ai sensi della legge 23 dicembre 1996, n. 648 (Determina n. 507 pubblicata sulla G.U. n. 141 del 18/06/2013), quale terapia sostitutiva ormonale per la cura dell’ipoparatiroidismo cronico grave. Presentiamo il caso clinico di una donna di 60 anni, affetta da ipoparatiroidismo cronico grave post-tiroidectomia.

Schirò, P., Sgarito, C., Rizzuto, S., Baiamonte, E., Dominguez, L., Barbagallo, M. (2017). TERIPARATIDE NEL TRATTAMENTO DELL’IPOPARATIROIDISMO CRONICO GRAVE RESISTENTE A TERAPIA CON CALCIO E VITAMINA D. In ATTI CONGRESSUALI DEL 62mo CONGRESSO NAZIONALE DELLA SOCIETA' ITALIANA DI GERONTOLOGIA E GERIATRIA (pp. 158-159). PISA : PACINI EDITORI.

TERIPARATIDE NEL TRATTAMENTO DELL’IPOPARATIROIDISMO CRONICO GRAVE RESISTENTE A TERAPIA CON CALCIO E VITAMINA D

Schirò P
Primo
;
SGARITO, Claudia;Rizzuto S;Baiamonte E;Dominguez LJ;Barbagallo M.
Ultimo
2017-01-01

Abstract

L’ipocalcemia post-operatoria è la più frequente tra le complicanze della chirurgia tiroidea. Si manifesta in un’elevata percentuale di pazienti nel periodo post-operatorio immediato come ipoparatiroidismo transito-rio, e rimane in modo permanente soltanto nei pazienti che hanno subito una paratiroidectomia accidentale durante la tiroidectomia conformando un quadro di vero ipoparatiroidismo. Nella forma definitiva raggiunge un’incidenza compresa tra 0,2 e 32% a seconda del-le casistiche. Il rischio di sviluppare ipocalcemia post-operatoria dipende principalmente dall’indicazione chirurgica (i.e., rischio superiore per malattia di Graves, inferiore in caso di carcinoma tiroideo e di gozzo nodulare) e dalla estensione chirurgica (i.e., inferiore per tiroidectomia totale, superiore per svuotamento linfatico del compartimento centrale e del compartimento laterale). L’approccio terapeutico può essere preventivo, predittivo o reattivo. Quest’ultimo, è il più diffuso e prevede l’intervento solo al manifestarsi della prima ipocalcemia significativa. Il trattamento convenzionale si basa sulla somministrazione di calcio gluconato per via venosa nei casi severi e di somministrazione orale di calcitriolo e di calcio per via orale in casi meno severi e come mantenimento nel post-operatorio tardivo. I diuretici tiazidici, aumentando il riassorbimento renale di calcio, possono essere presi in considerazione come adiuvanti. In quei casi rari dove, nonostante la terapia descritta, continuano a manifestarsi gravi episodi di ipocalcemia ed ipomagnesemia, è disponibile il frammento 1-34 dell’or-mone umano paratiroideo denominato teriparatide, inserito nell’elenco dei medicinali erogabili a totale cari-co del SSN ai sensi della legge 23 dicembre 1996, n. 648 (Determina n. 507 pubblicata sulla G.U. n. 141 del 18/06/2013), quale terapia sostitutiva ormonale per la cura dell’ipoparatiroidismo cronico grave. Presentiamo il caso clinico di una donna di 60 anni, affetta da ipoparatiroidismo cronico grave post-tiroidectomia.
2017
Settore MED/09 - Medicina Interna
Schirò, P., Sgarito, C., Rizzuto, S., Baiamonte, E., Dominguez, L., Barbagallo, M. (2017). TERIPARATIDE NEL TRATTAMENTO DELL’IPOPARATIROIDISMO CRONICO GRAVE RESISTENTE A TERAPIA CON CALCIO E VITAMINA D. In ATTI CONGRESSUALI DEL 62mo CONGRESSO NAZIONALE DELLA SOCIETA' ITALIANA DI GERONTOLOGIA E GERIATRIA (pp. 158-159). PISA : PACINI EDITORI.
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Teriparatide in ipoparatiroidismo severo - caso clinico.pdf

Solo gestori archvio

Dimensione 1.57 MB
Formato Adobe PDF
1.57 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10447/251344
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact