Il saggio costituisce una riflessione sulle personali esperienze didattiche, svolte nell’ambito dei laboratori di progettazione architettonica del terzo anno, ma anche del laboratorio di laurea, del Corso di Studi in Architettura magistrale a ciclo unico quinquennale, dell’Università degli Studi di Palermo, partendo da una premessa che con frequenza ha costituito il prologo agli stessi corsi e si riassume nel motto ciceroniano Quid Tum? Corsi dedicati in prevalenza al tema delle architetture e degli spazi esequiali ma anche al recupero di aree oggi al margine di insediamenti urbani, segnate da stratificazioni e da ancestrali processi di antropizzazione: dal sistema dei borghi rurali dell’entroterra palermitano alle architetture rupestri del quartiere Rabato e del parco dell’Addolorata ad Agrigento, dalle Latomie di Marsala, alle cave di Cusa e dei monti Sicani a quelle di Mazzara e di Favignana. Luoghi individuati, essenzialmente come campo di sperimentazione progettuale dei laboratori finalizzati a utilizzare la particolare dimensione fisica di specifiche aree come materia formativa e strutturante della stessa idea di progetto.
Di Benedetto, G. (2017). Quid Tum? Riflessioni sulla didattica della progettazione architettonica. In TERRITORIO, PAISAJE Y TURISMO: metodologias docentes en las escuelas de arquitectura (pp. 162-168). Málaga : GEOMETRÍA Editorial.
Quid Tum? Riflessioni sulla didattica della progettazione architettonica
DI BENEDETTO, Giuseppe
2017-01-01
Abstract
Il saggio costituisce una riflessione sulle personali esperienze didattiche, svolte nell’ambito dei laboratori di progettazione architettonica del terzo anno, ma anche del laboratorio di laurea, del Corso di Studi in Architettura magistrale a ciclo unico quinquennale, dell’Università degli Studi di Palermo, partendo da una premessa che con frequenza ha costituito il prologo agli stessi corsi e si riassume nel motto ciceroniano Quid Tum? Corsi dedicati in prevalenza al tema delle architetture e degli spazi esequiali ma anche al recupero di aree oggi al margine di insediamenti urbani, segnate da stratificazioni e da ancestrali processi di antropizzazione: dal sistema dei borghi rurali dell’entroterra palermitano alle architetture rupestri del quartiere Rabato e del parco dell’Addolorata ad Agrigento, dalle Latomie di Marsala, alle cave di Cusa e dei monti Sicani a quelle di Mazzara e di Favignana. Luoghi individuati, essenzialmente come campo di sperimentazione progettuale dei laboratori finalizzati a utilizzare la particolare dimensione fisica di specifiche aree come materia formativa e strutturante della stessa idea di progetto.File | Dimensione | Formato | |
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