Le attuali linee guida raccomandano di effettuare il trattamento chirurgico di stabilizzazione o sosti- tuzione protesica entro 24-48 ore dall’accesso ospedaliero, al ne di migliorare il risultato funziona- le, ridurre il rischio di mortalità, la degenza ospedaliera e le complicazioni post-operatorie. Tuttavia, la mancanza di studi randomizzati rappresenta un importantissimo limite scienti co dal momento che ad oggi la migliore evidenza scienti ca sul timing chirurgico nelle fratture di collo femore si basa esclusivamente su studi prospettici e retrospettivi. In questo articolo, viene descritto il percorso ospedaliero per il trattamento delle fratture del collo del femore nel paziente anziano analizzando i diversi passaggi volti proprio all’ottimizzazione dei tempi di attesa pre-chirurgici. Inoltre, attraverso una revisione della letteratura vengono analizzati i rapporti esistenti tra timing chirurgico, complicanze post-operatorie e mortalità..
D’Arienzo, M., Camarda, L., Costarella, L., D’Arienzo, A., Pavone, V., Sessa, G. (2016). Il Fast Track nelle fratture di femore può davvero favorire risultati clinici migliori?. GIORNALE ITALIANO DI ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA, 42(suppl 1), S20-S24.
Il Fast Track nelle fratture di femore può davvero favorire risultati clinici migliori?
D'ARIENZO, Michele;CAMARDA, Lawrence;D'ARIENZO, Antonio;
2016-01-01
Abstract
Le attuali linee guida raccomandano di effettuare il trattamento chirurgico di stabilizzazione o sosti- tuzione protesica entro 24-48 ore dall’accesso ospedaliero, al ne di migliorare il risultato funziona- le, ridurre il rischio di mortalità, la degenza ospedaliera e le complicazioni post-operatorie. Tuttavia, la mancanza di studi randomizzati rappresenta un importantissimo limite scienti co dal momento che ad oggi la migliore evidenza scienti ca sul timing chirurgico nelle fratture di collo femore si basa esclusivamente su studi prospettici e retrospettivi. In questo articolo, viene descritto il percorso ospedaliero per il trattamento delle fratture del collo del femore nel paziente anziano analizzando i diversi passaggi volti proprio all’ottimizzazione dei tempi di attesa pre-chirurgici. Inoltre, attraverso una revisione della letteratura vengono analizzati i rapporti esistenti tra timing chirurgico, complicanze post-operatorie e mortalità..File | Dimensione | Formato | |
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