Per le loro finalità generali, le azioni di orientamento possono senza dubbio considerarsi interventi in ambito psicosociale, e come tali per esse può considerarsi imprescindibile il tema della valutazione (Fraccaroli e Vergani, 2004). Attraverso la verifica della qualità delle attività offerte e degli effetti che esse hanno sull’utenza, si può comprendere se tali interventi abbiano funzionato o meno, in che misura, in che modo e, con adeguate riflessioni a margine, perché. La valutazione di una azione di orientamento dovrebbe assumere come oggetto di analisi diverse dimensioni, non necessariamente convergenti (Ferrieux e Carayon, 1998; Tronti, 2002). Un serio problema nasce dal fatto che non risulta ancora ben chiaro quali siano le variabili da prendere in considerazione nella valutazione degli effetti e dei risultati di una pratica orientativa. La difficoltà principale sta nella definizione stessa di tali risultati e nell’individuazione dei parametri (Gaudron, Bernaud e Lemoine, 2001). A tal proposito possono essere utili gli studi longitudinali, che permettono di comprendere se gli effetti positivi dell’orientamento tendono a rimanere stabili nel tempo, o se invece tendono a scomparire e, inoltre, se l’intervento può avere ricadute a medio e lungo termine, anche diverse da quelle immediate (Pombeni, 2004, Masdonati e Dauwalder, 2010). Il presente lavoro prende in esame gli effetti a lungo termine di un intervento di orientamento realizzato presso il Centro di Orientamento e Tutorato (COT) dell'Università degli Studi di Palermo denominato "Scelta e progetto di carriera", ed ispirato al modello di Bilancio delle Competenze (Pace, Ciaccio, Di Bernardo, Governale, Messana e Pupillo, 2007). La finalità è stata quella di verificare se, a distanza di anni, gli studenti che hanno partecipato alle attività abbiano avuto risultati positivi in termini di successo formativo e professionale, rispetto a coloro che non hanno intrapreso tale percorso, e quali siano le implicazioni in termini di soddisfazione rispetto al percorso universitario ed alla eventuale professione intrapresa. La ricerca, a disegno longitudinale, ha preso in esame complessivamente 211 studenti (suddivisi tra gruppo sperimentale e di controllo) ad 8 anni dall'intervento. I risultati mostrano, in linea con la letteratura, che l’effetto di un intervento di orientamento ha marcati effetti sugli aspetti motivazionali e di soddisfazione formativa e professionale, mentre dal punto di vista della performance formativa esso non mostra una incidenza specifica.
Pace, F., Di Bernardo, D., Messana, A., Cirrincione, G. (2015). La valutazione di un percorso di "bilancio di risorse". In Congresso Nazionale delle Sezioni di "Psicologia per le Organizzazioni" e di "Psicologia Sociale"della Associazione Italiana di Psicologia (pp. 15-15).
La valutazione di un percorso di "bilancio di risorse"
PACE, Francesco;
2015-01-01
Abstract
Per le loro finalità generali, le azioni di orientamento possono senza dubbio considerarsi interventi in ambito psicosociale, e come tali per esse può considerarsi imprescindibile il tema della valutazione (Fraccaroli e Vergani, 2004). Attraverso la verifica della qualità delle attività offerte e degli effetti che esse hanno sull’utenza, si può comprendere se tali interventi abbiano funzionato o meno, in che misura, in che modo e, con adeguate riflessioni a margine, perché. La valutazione di una azione di orientamento dovrebbe assumere come oggetto di analisi diverse dimensioni, non necessariamente convergenti (Ferrieux e Carayon, 1998; Tronti, 2002). Un serio problema nasce dal fatto che non risulta ancora ben chiaro quali siano le variabili da prendere in considerazione nella valutazione degli effetti e dei risultati di una pratica orientativa. La difficoltà principale sta nella definizione stessa di tali risultati e nell’individuazione dei parametri (Gaudron, Bernaud e Lemoine, 2001). A tal proposito possono essere utili gli studi longitudinali, che permettono di comprendere se gli effetti positivi dell’orientamento tendono a rimanere stabili nel tempo, o se invece tendono a scomparire e, inoltre, se l’intervento può avere ricadute a medio e lungo termine, anche diverse da quelle immediate (Pombeni, 2004, Masdonati e Dauwalder, 2010). Il presente lavoro prende in esame gli effetti a lungo termine di un intervento di orientamento realizzato presso il Centro di Orientamento e Tutorato (COT) dell'Università degli Studi di Palermo denominato "Scelta e progetto di carriera", ed ispirato al modello di Bilancio delle Competenze (Pace, Ciaccio, Di Bernardo, Governale, Messana e Pupillo, 2007). La finalità è stata quella di verificare se, a distanza di anni, gli studenti che hanno partecipato alle attività abbiano avuto risultati positivi in termini di successo formativo e professionale, rispetto a coloro che non hanno intrapreso tale percorso, e quali siano le implicazioni in termini di soddisfazione rispetto al percorso universitario ed alla eventuale professione intrapresa. La ricerca, a disegno longitudinale, ha preso in esame complessivamente 211 studenti (suddivisi tra gruppo sperimentale e di controllo) ad 8 anni dall'intervento. I risultati mostrano, in linea con la letteratura, che l’effetto di un intervento di orientamento ha marcati effetti sugli aspetti motivazionali e di soddisfazione formativa e professionale, mentre dal punto di vista della performance formativa esso non mostra una incidenza specifica.File | Dimensione | Formato | |
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