Introduzione. La gestione e la regolazione delle proprie emozioni all’interno dei luoghi di lavoro assumono un’importanza fondamentale soprattutto per quei lavoratori che sono costantemente a contatto diretto con le persone. La dissonanza emotiva è intesa come una discrepanza tra le emozioni sperimentate e quelle richieste dall’organizzazione nel contesto di lavoro (Zapf, 2002). Gli antecedenti della dissonanza emotiva possono essere individuati in alcune caratteristiche del lavoro (es. bassa autonomia, Johnson & Spector, 2007). Inoltre, diversi studi sostengono che la tensione e il conflitto che derivano dalla dissonanza emotiva sono associati e predicono l’esaurimento emotivo (Lewig & Dollard, 2003), mentre l’espressione emotiva coerente al proprio vissuto aumenta la soddisfazione lavorativa (Abraham, 1999) ed è la chiave fondamentale del benessere (Keyes, 2000). Obiettivi e Metodi. Scopo del presente contributo è indagare il ruolo che la dissonanza emotiva gioca come mediatore di importanti outcome individuali e organizzativi. La ricerca ha coinvolto 146 lavoratori (M=75; F=71) di età compresa tra 26 e 62 anni, operanti in una pubblica amministrazione. I partecipanti hanno completato misure riguardanti la dissonanza emotiva (Brotheridge & Lee, 1998), gli aspetti critici dell’organizzazione del lavoro (QEEW; van Veldhoven & Meijman, 1994) e il benessere individuale (GHQ-12; Goldberg, 1978). Risultati. Dalle analisi emerge che la dissonanza emotiva è associata positivamente alla necessità di recupero e negativamente al piacere verso il proprio lavoro e al benessere individuale. Essa, inoltre, media la relazione che intercorre tra il carico emotivo e la necessità di recupero dei lavoratori. Conclusioni. Il presente studio mostra che la dissonanza emotiva è un importante agente di stress negli ambienti lavorativi, e come tale è da tenere in considerazione nella pianificazione degli interventi a favore del benessere nelle organizzazioni.

Pace, F., Lo Cascio, V., Foddai, E., Guzzo, G., Burrascano, L., Gorgone, D., et al. (2013). “POSSO MOSTRARE QUELLO CHE PROVO?” LA DISSONANZA EMOTIVA E I SUOI EFFETTI SUL BENESSERE. In ABITARE ZONE DI CONFINE: INCONTRI POSSIBILI TRA LA PSICOLOGIA SOCIALE, PSICOLOGIA DEL LAVORO E DELLE ORGANIZZAZIONI, TRA ACCADEMIA E REALTÀ SOCIALE (pp. 6-6).

“POSSO MOSTRARE QUELLO CHE PROVO?” LA DISSONANZA EMOTIVA E I SUOI EFFETTI SUL BENESSERE

PACE, Francesco;LO CASCIO, Valentina;FODDAI, Elena;
2013-01-01

Abstract

Introduzione. La gestione e la regolazione delle proprie emozioni all’interno dei luoghi di lavoro assumono un’importanza fondamentale soprattutto per quei lavoratori che sono costantemente a contatto diretto con le persone. La dissonanza emotiva è intesa come una discrepanza tra le emozioni sperimentate e quelle richieste dall’organizzazione nel contesto di lavoro (Zapf, 2002). Gli antecedenti della dissonanza emotiva possono essere individuati in alcune caratteristiche del lavoro (es. bassa autonomia, Johnson & Spector, 2007). Inoltre, diversi studi sostengono che la tensione e il conflitto che derivano dalla dissonanza emotiva sono associati e predicono l’esaurimento emotivo (Lewig & Dollard, 2003), mentre l’espressione emotiva coerente al proprio vissuto aumenta la soddisfazione lavorativa (Abraham, 1999) ed è la chiave fondamentale del benessere (Keyes, 2000). Obiettivi e Metodi. Scopo del presente contributo è indagare il ruolo che la dissonanza emotiva gioca come mediatore di importanti outcome individuali e organizzativi. La ricerca ha coinvolto 146 lavoratori (M=75; F=71) di età compresa tra 26 e 62 anni, operanti in una pubblica amministrazione. I partecipanti hanno completato misure riguardanti la dissonanza emotiva (Brotheridge & Lee, 1998), gli aspetti critici dell’organizzazione del lavoro (QEEW; van Veldhoven & Meijman, 1994) e il benessere individuale (GHQ-12; Goldberg, 1978). Risultati. Dalle analisi emerge che la dissonanza emotiva è associata positivamente alla necessità di recupero e negativamente al piacere verso il proprio lavoro e al benessere individuale. Essa, inoltre, media la relazione che intercorre tra il carico emotivo e la necessità di recupero dei lavoratori. Conclusioni. Il presente studio mostra che la dissonanza emotiva è un importante agente di stress negli ambienti lavorativi, e come tale è da tenere in considerazione nella pianificazione degli interventi a favore del benessere nelle organizzazioni.
2013
88-86688-29-6
Pace, F., Lo Cascio, V., Foddai, E., Guzzo, G., Burrascano, L., Gorgone, D., et al. (2013). “POSSO MOSTRARE QUELLO CHE PROVO?” LA DISSONANZA EMOTIVA E I SUOI EFFETTI SUL BENESSERE. In ABITARE ZONE DI CONFINE: INCONTRI POSSIBILI TRA LA PSICOLOGIA SOCIALE, PSICOLOGIA DEL LAVORO E DELLE ORGANIZZAZIONI, TRA ACCADEMIA E REALTÀ SOCIALE (pp. 6-6).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10447/216010
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